L’Università degli Studi di Tuscia è un centro di competenza e un punto di riferimento per il settore agroalimentare. Qui lavora da tempo Stefania Masci che si occupa di frumento, ci ha raccontato i possibili percorsi e gli ostacoli del lungo, paziente e inesorabile cammino della ricerca.
Le Protagoniste
Il furgoncino di Natalia
Il riso del vercellese è speciale, è il risultato di una cultura costruita nel tempo, di tradizioni e innovazioni, di cure pazienti. Natalia Bobba con la sua azienda agricola continua a lavorare per conservare e migliorare quella qualità distintiva e si impegna tutti i giorni a raccontarla anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Donne & Riso di cui è presidente.
Pia e Tilli, una piccola squadra fortissima
Spesso è difficile lavorare insieme tra familiari o parenti ma quando una madre e una figlia diventano complici può succedere di tutto, le energie si moltiplicano e ogni ostacolo diventa facilmente superabile. È il caso di Pia e Tilli che guidano la Fratelli Berlucchi con un giusto mix di rigore, creatività e passione. Una ricetta che solo alcune donne riescono a creare.
Paola: non si può precludere la modernità!
L’innovazione non è un’opportunità, è l’unica strada da percorrere per rendere l’agricoltura un settore efficiente e davvero sostenibile. Questa la convinzione di Paola Sacco che con la sua azienda produce sementi e dal dicembre 2018 è vicepresidente di Confagricoltura Donna.
Francesca, dalla passione per l’olio all’arte del blending
Tecnologa alimentare, Francesca Tiberto ha iniziato a lavorare nel laboratorio dell’Oleificio Zucchi e ora fa parte del team dei blendmaster. Un’arte che richiede competenze, intuito e creatività e che non si finisce mai di affinare.
Insetti e globalizzazione, la parola a Lara
Lara Maistrello è un’entomologa che lavora come ricercatrice all’Università di Modena e Reggio Emilia, nel Dipartimento di Scienze della Vita. Oggi è un punto di riferimento per il mondo scientifico e anche per il settore agricolo perché è una delle più grandi esperte di insetti, e soprattutto, ahimè, di cimici asiatiche, un vero flagello per l’economia mondiale.
Romana, non toccatele i suoi sogni!
Romana Tamburini è una romagnola DOC, piena di energia ed entusiasmo. Ha iniziato con un piccolo pastificio – erano 40 metri quadri – e nel tempo, con tanto lavoro e determinazione, è arrivata a creare la Surgital, un gioiello del made in Italy che oggi produce pasta, sughi e altre prelibatezze per 57 Paesi del mondo.
Michela: le donne pensano sempre al futuro
La Marenco Vini nasce nel 1925 dall’amore di Giuseppe Marenco per quel territorio, l’alto Monferrato. Ma da tempo l’azienda è guidata dalle sue tre figlie che hanno scelto di continuare a vivere e lavorare in quell’angolo di paradiso. Il loro segreto? Cura e grande amore per il territorio, rispetto per le tradizioni, scelte sostenibili e tanta innovazione. E Michela ci ricorda perché il vino è un prodotto davvero speciale, “si fa una sola volta l’anno e ogni volta è irripetibile.”
Mariangela: chi produce cibo ha una grande responsabilità
L’agricoltura sociale è un mondo di cui si parla poco anche se in realtà coinvolge tante piccole aziende del nostro Paese e rappresenta un patrimonio: di persone, conoscenze, valori, prodotti. Mariangela Bucciol lavora da tempo in questo ambito occupandosi di agricoltura biologica.
Flora: il vino è un miracolo!
La sua vita è cambiata per un colpo di fulmine, un corso di sommelier la coinvolge e le apre un nuovo mondo. Flora Saponari lavorava in uno studio di commercialisti, lascia quel lavoro per cui aveva studiato e da sola, rimboccandosi le maniche, crea Vignaflora, un piccolo prezioso gioiello del made in Italy.