Il decollo di Icarus

È entrato in funzione ufficialmente il 10 marzo Icarus, il sistema che studierà la migrazione degli animali, nato dalla cooperazione della Max Planck Society, l’agenzia spaziale russa Roskosmos e il German Aerospace Center (DLR).

Con Icarus, gli scienziati studieranno i movimenti migratori degli uccelli e seguiranno le rotte migratorie di mammiferi e insetti con l’obiettivo di avere più informazioni sul loro comportamento e sul livello del loro benessere. Ma il sistema riuscirà a raccogliere anche dati preziosi sulla diffusione dei semi delle piante e di agenti patogeni. Il direttore scientifico del progetto è Martin Wikelski del Max Planck Institute of Animal Behaviour di Radolfzell.

Ma come funziona? I ricercatori doteranno diverse specie animali di trasmettitori in miniatura. Questi “tag”, che pesano solo 5 grammi, registreranno la posizione e i movimenti dell’animale ma anche i dati ambientali quali temperatura e pressione dell’aria. I dati verranno quindi archiviati localmente prima di essere inviati nello spazio. Un software integrato nel trasmettitore confronterà l’orbita della Stazione Spaziale lnternazionale (ISS, International Space Station) con i suoi dati posizionali. Non appena la stazione spaziale si trova nel raggio radio, il modulo trasmettitore e ricevitore del tag verrà attivato, quindi entrerà in contatto con l’antenna Icarus posizionata all’esterno dell’ISS.

Il computer di bordo elaborerà quindi i dati e li inoltrerà al centro di controllo russo ISS a Mosca. Da lì, i dati verranno trasmessi agli scienziati tedeschi e russi. Dopo una valutazione iniziale, le informazioni verranno archiviate in una banca dati online, la Movebank. Gli scienziati di tutto il mondo potranno quindi accedere a questi dati e effettuare le proprie analisi. Le ricerche sono coordinate dal Max Planck Institute of Animal Behavior in Germania e dall’Institute of Geography of the Russian Academy of Sciences.

Nella fase di test il sistema Icarus comunicherà solo con una stazione di terra di SpaceTech GmbH a Immenstaad am Bodensee. La stazione simulerà i segnali dei trasmettitori che verranno poi posizionati anche sugli animali. Gli ingegneri tedeschi e il partner russo RKK Energia misureranno il rumore di fondo nella gamma di frequenza di Icaro per identificare possibili fonti di interferenza. Verranno analizzati e testati anche la potenza del segnale e il tempo di trasmissione dell’antenna Icarus quando invia comandi ai tag per riprogrammarli. L’intero sistema sarà quindi messo a punto per garantire le massime prestazioni e affidabilità. I dati scientifici iniziali sono previsti alla fine della fase di test che dovrebbe durare quattro mesi.

L’avvio del sistema era stato previsto per l’estate 2019, ma è stato rinviato per un difetto tecnico nel computer di bordo. Grazie agli astronauti a bordo della ISS, il computer difettoso è stato rimosso e a settembre è tornato sulla terra con un volo senza equipaggio Soyuz. Analizzati i problemi, è stato realizzato un nuovo computer che lo scorso dicembre è decollato da Baikonur sul cargo russo Progress MS-13 e ha poi raggiunto la ISS.

Nella foto del Max Plank Institute Animal Behavior il piccolo trasmettitore che è stato appositamente progettato per il progetto e che verrà posizionato sugli animali.

Alessandra Apicella

2 Comments
  1. mi piacciono queste storie di ricerca comuni e in comune con più scienziati di varie parti del mondo. In fondo al questo periodo nero ci sta insegnando che agire come se gli altri non esistessero non è una cosa che permette realmente all’uomo di progredire e di stare bene. questa piccola ricerca sugli uccelli e i loro comportamenti migratori dovrebbe insegnarci qualcosa che va al di là del suo stesso contenuto.
    Potremmo quasi definirlo un articolo a carattere “pedagogico” ?

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