Le innovazioni arrivano in aiuto anche per le allergie alimentari

Sono sempre più diffuse e incomprensibili, minacciano seriamente la salute e complicano la vita quotidiana rendendo problematici tutti quei momenti che invece dovrebbero essere solo gradevoli. Ma il fenomeno è allarmante soprattutto perché riguarda sempre più frequentemente i bambini e spesso i piccolissimi.

Ed è proprio con l’obiettivo di provare a semplificare la vita delle persone e ridurre le preoccupazioni dei genitori che è nata nel 2017 AllerGuard, una startup israeliana che ha sviluppato un piccolo dispositivo che consente di intercettare nell’aria le sostanze che creano allergie, senza che il cibo sia fisicamente toccato.

L’idea di Shai Hershkovich, fondatore di AllerGuard, era proprio quella di sviluppare un sistema per individuare gli allergeni senza rilevare campioni ed evitando il rischio che il test si limitasse solo al campione preso in esame.

È un piccolo dispositivo portatile con un sensore che analizza l’intero piatto di alimenti, identificando la presenza dell’allergene in meno di un minuto, anche se l’intruso è comparso per caso veicolato da una briciola di cibo sbagliato scivolata nel piatto. Utilizza nanotecnologie ed è stato realizzato con tecnologie di machine learning. Praticamente il team di Allerguard ha insegnato al sensore a identificare e intercettare i diversi tipi di allergeni.

Nel 2017 il team di AllerGuard aveva vinto il premio dell’incubatore israeliano eHealth Ventures (EHV) il Digital Health Innovation Award e poi, continuando a lavorare con EHV, punto di riferimento internazionale per l’innovazione in campo medico-sanitario, la soluzione di AllerGuard ha velocemente conquistato gran parte del mondo scientifico. Oggi la società ha una sede a Tel Aviv e una a Bethesda, Maryland.

Ora la società ha ricevuto un ulteriore finanziamento di 1,5 milioni di dollari ad opera di CoShare, con la partecipazione di eHealth Ventures e Israel Innovation Authority, il braccio di investimento tecnologico del governo.

L’arrivo di questa soluzione nel mercato dovrebbe verificarsi a breve. Si baserà su un set di “SenseCard” specifiche per gli alimenti cui è allergica la persona e il costo dovrebbe essere inferiore a un dollaro per un’intera giornata di utilizzo. Se la persona è allergica a più sostanze, saranno inserite tutte le carte relative agli allergeni e queste verranno scansionate contemporaneamente. La prossima generazione di prodotti dovrebbe prevedere la presenza di più allergeni su un’unica carta, la soluzione sarà ancora più pratica e la persona sarà avvisata velocemente e puntualmente delle possibili minacce.

Alessandra Apicella

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