L’opportunità del biometano: lavori in corso

Lo scorso 16 giugno è stato inaugurato a Faenza (RA) il primo impianto di produzione di biometano agricolo in Italia. La cooperativa vitivinicola Caviro, socia di CIB, Consorzio Italiano Biogas, produrrà biocarburante avanzato partendo dal biogas generato con la digestione anaerobica dei sottoprodotti del ciclo produttivo e da reflui di allevamenti della zona.

Lo stesso consorzio Biogas ad aprile ha siglato un accordo di collaborazione con Confagricoltura, Eni, FPT Industrial, IVECO, New Holland Agriculture e Snam per sostenere l’attuazione del decreto sul biometano. Obiettivo: permettere di equilibrare l’attuale dipendenza da fonti energetiche fossili e di decarbonizzare anche i trasporti pesanti, ma anche favorire lo sviluppo della filiera nazionale del biogas/biometano agricolo fornendo i sostegni adeguati ad attivare i processi innovativi necessari.

E sono due le recenti importanti iniziative che vedono la California impegnata nella produzione di biometano proprio grazie all’utilizzo delle deiezioni dei bovini.

A giugno Chevron USA, California Bioenergy LLC (CalBio), uno dei principali costruttori di digestori per la produzione di energia e carburante, e un gruppo di allevatori hanno fatto un investimento congiunto per produrre e commercializzare biometano.

Saranno creati 18 impianti in tre “cluster” geografici nelle contee di Kern, Tulare e Kings. Il biometano arriverà a un impianto di trattamento centralizzato in cui sarà trasformato in gas naturale rinnovabile (RNG) e iniettato nel gasdotto locale. L’RNG verrà quindi commercializzato come combustibile alternativo per camion, autobus, fuoristrada e attrezzature agricole.

E sempre in California SoCalGas, Southern California Gas Co, ha appena visto approvato dalla California Public Utilities Commission il suo progetto per la costruzione di quattro impianti per la produzione di biometano.

Una volta completate le strutture, il biogas proveniente da digestori anaerobici di 35 caseifici sarà raccolto e quindi pulito per produrre gas naturale rinnovabile di qualità pipeline (RNG). SoCalGas ha annunciato l’intenzione di offrire RNG ai suoi 21 milioni di clienti nella California centrale e meridionale e ha dichiarato che entro il 2022 il 5 per cento della sua fornitura di gas naturale sarà costituito da RNG e che questa percentuale arriverà al 20% entro il 2030.

A detta di alcuni e del team di SGTech, la maggior parte dei metodi convenzionali per la produzione di biogas richiede generalmente molto tempo e produce grandi quantità di digestato, con acque reflue contenenti elevate concentrazioni di nutrienti e sali. Scartare questo digestato nel sistema fognario non è la soluzione ottimale perchè potrebbe causare un collasso dei sistemi di depurazione delle acque. E purificare le acque reflue è costoso. Generalmente la maggior parte dei siti agricoli finisce per spruzzare digestato sui campi, ma questo materiale, pur contenendo nutrienti preziosi, è molto concentrato e penetra anche nelle falde acquifere, inquinandole e provocando la salinizzazione dei campi.

SGTech, Sustainable Green Technologies, è una società israeliana fondata nel 2015, che ha messo a punto un sistema integrato innovativo.  La sua Integrated Ecosystem Solution consente infatti di impiegare totalmente e in modo ottimale tutti i rifiuti nell’industria zootecnica.

La soluzione, brevettata a livello nazionale e internazionale (International PCT applications), è una tecnologia di digestione anaerobica (AD) che permette di ottenere biogas pulito, riducendo le emissioni e favorendo un’ampia produzione di energia rinnovabile; recupera dagli scarti acqua pulita pronta ad essere riutilizzata, eliminando le sostanze inquinanti e patogene; estrae i nutrienti e li trasforma in sostanze solide, perfette per essere impiegate in un’agricoltura sostenibile.

I risultati chiave evidenziati da SGTech sono i seguenti:

• concentrazione media di metano di biogas del 65% utilizzando solo letame e liquame di bovini,

• riduzione di oltre il 90% dell’azoto e di oltre il 70 % del fosforo nell’effluente del sistema,

• acqua trattata pronta per essere impiegata per l’irrigazione o per essere immessa nelle acque reflue.

In sintesi, la soluzione integrata di SG Tech risolverebbe in maniera completa la gestione delle deiezioni del bestiame evitando il trattamento del digestato e producendo da subito energia pulita, acqua pulita e compost organico ricco di nutrienti. L’adozione di questa tecnologia sarebbe la soluzione perfetta per gli allevamenti che in tal modo potrebbero avere una gestione ottimale delle loro risorse diventando autosufficienti da molti punti di vista, dall’energia al recupero dei fertilizzanti e dell’acqua.

SGTech ha iniziato a brevettare la sua soluzione nel 2016 e poi l’ha testata in progetti pilota, dapprima realizzando un prototipo per la gestione delle deiezioni di 10 capi fino ad arrivare alla costruzione di un impianto in grado di gestire il volume di rifiuti di 120 vacche. Oggi sta lavorando per realizzare impianti che possono gestire i rifiuti di 2000 bovini e sta già costruendo 10 impianti, di cui 5 in Israele e 5 all’estero. Al momento non sono stati comunicati dettagli sui progetti.  

Alessandra Apicella

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.