Metano, il piano e gli obiettivi di Danone

La produzione lattiero-casearia di bovini è responsabile di circa l’8% delle emissioni totali di metano e Danone ha annunciato il suo piano per contribuire alla loro riduzione. L’obiettivo è arrivare a diminuire del 30% le emissioni dalla sua catena di fornitura di latte fresco entro il 2030. Un’accelerazione di un percorso già avviato e che ha già portato a una riduzione di circa il 14% delle emissioni dal 2018 al 2020.

Per raggiungere il suo nuovo obiettivo Danone lavorerà con gli allevatori per la diffusione di pratiche rigenerative e per l’adozione di soluzioni innovative e collaborerà con l’Environmental Defense Fund per promuovere l’innovazione, la rendicontazione e la diffusione di modelli di co-finanziamento nel settore a livello globale.

Danone è la prima azienda alimentare a fissare un obiettivo di riduzione del metano e ad impegnarsi per raggiungere gli obiettivi del Global Methane Pledge lanciato alla COP26 e comunicherà l’andamento delle proprie iniziative e i risultati nell’ambito dei propri bilanci.

Il ruolo della collaborazione per facilitare l’evoluzione del settore  

La partnership con l’Environmental Defense Fund, un’organizzazione ambientalista globale senza scopo di lucro che opera in quasi 30 Paesi, aiuterà Danone ad affinare le pratiche e migliorare la raccolta e la condivisione dei dati per garantire che i benefici per il clima siano reali e duraturi e per promuovere le iniziative nel settore, favorendo la diffusione di modelli di co-finanziamento tra aziende e governi.

Danone è anche partner fondatore di Farming for Generations (F4G), un’alleanza globale che riunisce aziende specializzate nella salute e nel benessere degli animali e ha anche raccolto una serie di consigli e best practice (https://regenerative-agriculture.danone.com/tools/) per aiutare gli allevatori ad operare in modo più sostenibile.

Danone lavora direttamente con 58.000 allevatori in 20 paesi e ha già sostenuto i progetti di transizione di aziende lattiero-casearie in 14 Paesi, attraverso le sue Farming for Generations e con Danone Ecosystem, che puntano a preservare la biodiversità e il benessere del suolo, riducendo l’uso di prodotti chimici e le emissioni di gas serra.

Danone ritiene che anche la collaborazione con le istituzioni sia un fattore cruciale  per accelerare la trasformazione delle aziende lattiero-casearie. In particolare, Danone North America sta lavorando a stretto contatto con il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti per sostenere gli agricoltori nell’adozione di pratiche rigenerative in grado di ottimizzare la gestione del letame, ridurre il metano e migliorano l’uso dei fertilizzanti sui terreni coltivati, e in Europa, Danone sta sostenendo il progetto Climate Neutral Farms (ClieNFarm) della Commissione Europea per co-sviluppare e diffondere soluzioni sostenibili e sistemiche per raggiungere la neutralità climatica. Danone collabora anche dal 2015 con il governo algerino per supportare più di 1500 piccoli agricoltori nell’utilizzo di pratiche agricole più efficaci e virtuose.

Alessandra Apicella

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