Piante e Co2, la forza della natura non smette di stupire

La Co2 serve per la fotosintesi delle piante, tuttavia l’aumento di Co2 non favorisce matematicamente la crescita delle piante, anche se la fertilizzazione con la Co2 viene utilizzata per aumentare le rese nelle serre. Nella maggior parte dei casi, infatti, fuori dalle serre, la crescita delle piante è influenzata da altri fattori, come luce, acqua e sostanze nutritive e non trae vantaggi dal surplus di Co2, anche se questo non vuol dire che le piante siano insensibili alla sua presenza.

Partendo da questa premesse il team di ricerca del professor Tamir Klein, del Weizmann Institute of Science di Rehovot, in Israele, ha voluto testare una nuova ipotesi scientifica.

In molte specie di piante, gli stomi diventano meno attivi all’aumentare della Co2, ma questo dipende soprattutto dal fatto che la fotosintesi è regolata dalle esigenze di crescita delle piante. Tuttavia, in presenza di elevati livelli di Co2, anche quando gli stomi sono meno conduttivi assorbono necessariamente maggiori quantità di Co2, ma il carbonio non viene impiegato per la crescita delle piante, ma viene stoccato nei germogli e nelle radici.

Il team di ricerca guidato da Tamir ha fatto un test in una serra dove sono stati coltivati sessanta alberelli di limone di 1 anno di età, esposti a tre diversi livelli di Co2: 400, 650, e 850 ppm. Mentre il primo livello rappresenta le attuali condizioni atmosferiche, i secondi sono i livelli previsti nei prossimi anni.  

I ricercatori hanno ipotizzato che la bassa conduttanza stomatica dovrebbe implicare una diminuzione della traspirazione e, a sua volta, una riduzione del consumo di acqua e che un maggiore stoccaggio di carbonio implica una maggior capacità di resistenza in condizioni di stress. Di fatto entrambi i meccanismi possono contribuire a migliorare la capacità di resistenza della pianta alla siccità.

Dopo i quattro mesi dell’esperimento sulla siccità, i giovani alberi di limoni coltivati sotto l’elevato livello di Co2 erano meno stressati e avevano maggiori riserve di carbonio sotto forma di amido.

Inoltre, poiché gli alberi esposti a elevate quantità di Co2 consumavano una quantità di acqua inferiore del 30% circa rispetto a quelli coltivati con una Co2 ai livelli attuali avevano a disposizione nel suolo un contenuto d’acqua più elevato quando veniva loro imposta la siccità. L’elevata quantità di Co2 aveva di fatto compensato gli effetti della siccità, producendo alberi sani nonostante le condizioni di stress.

Le evidenze di questo studio sembrerebbero aprire nuove prospettive. Aumenta la Co2 nell’atmosfera, aumentano anche le temperature e diminuiscono le precipitazioni ma le piante riusciranno a trovare comunque il modo di sopravvivere a tutti i danni ambientali che siamo riusciti a fare.

Alessandra Apicella

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