Riso e cambiamenti climatici: i risultati del progetto Neurice

Proposto nel 2015, nell’ambito di una call dedicata al tema Sustainable Food Security, e successivamente finanziato dal programma Horizon 2020, il progetto intendeva effettuare delle ricerche per introdurre miglioramenti genetici e dunque ottenere nuove varietà di riso con una maggiore tolleranza agli stress biotici e abiotici. In parole povere, nuove varietà in grado di garantire qualità e rese ma capaci di resistere ai cambiamenti climatici e agli attacchi dei patogeni, come la temuta lumaca delle mela.

Ora il progetto Neurice sta per concludersi e il bilancio è molto promettente: sia per i risultati concreti ottenuti, sia per il patrimonio di dati raccolti, che apre nuove prospettive per l’intero settore. Neurice sta infatti per New commercial EUropean RICE.

Nel corso dei 4 anni di ricerche sono state ottenute migliaia di nuove varietà e per 6 di queste è stato già avviato il processo di registrazione che consentirà la loro commercializzazione: 2 in Spagna, 2 in Francia e 2 in Italia.

Nella prima fase, i ricercatori hanno introdotto alleli di tolleranza alla salinità in alcune varietà di riso locali utilizzate in Spagna, Italia e Francia. La tecnica impiegata è stata quella comunemente definita introgressione o ibridazione introgressiva, una classica tecnica di miglioramento genetico non transgenico. Una volta introdotti gli alleli nelle varietà locali, il comportamento delle piante è stato testato e analizzato dapprima in una serra in idroponica, per identificare le varietà che meglio tolleravano la salinità, e successivamente in campo, dove sono stati confrontati i risultati in funzione della diversa presenza di sale nel terreno.

Oltre ai risultati di produttività, ovviamente sono state valutati anche la qualità e il valore nutrizionale.

Secondo il coordinatore del progetto, il professore di Fisiologia vegetale presso l’Università di Barcellona, Salvador Nogués, queste nuove varietà di riso consentiranno al settore di disporre di nuovi strumenti per combattere la salinizzazione dei campi, dovuti all’innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici, e per far fronte agli attacchi delle lumache della mela.

Nell’ambito del progetto, alla ricerca di nuovi geni correlati alla tolleranza alla salinità, sono state sequenziate centinaia di varietà di riso e questo ha consentito di ottenere un vero patrimonio di informazioni che consentirà di procedere nella registrazione di ulteriori nuove varietà che potranno essere disponibili ai produttori di riso entro il 2022.

Al progetto hanno partecipato università, centri di ricerca e aziende di Spagna, Francia, Italia, Inghilterra, Argentina e Cina, per l’Italia ha contribuito SIS che ha collaborato a numerosi altri progetti, internazionali e nazionali, per il miglioramento genetico di riso e grano.

Alessandra Apicella

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