Ultimissime dal CREA: focus su ulivi e cereali

La condivisione di risorse genetiche, di dati, conoscenze ed esperienze sono il cuore di GEN4OLIVE, il progetto europeo appena annunciato che vede coinvolti 16 enti di ricerca ed università (*) tra Europa, Turchia e Marocco. Per l’Italia partecipano l’Università La Sapienza di Roma e il CREA, con il suo Centro di Olivicoltura, Frutticoltura ed Agrumicoltura e un team multidisciplinare coordinato da Enzo Perri, che contribuirà a selezionare oltre 500 genotipi di olivo per la resistenza/tolleranza alla Xylella fastidiosa.

La squadra di ricercatori coinvolti si propone di sviluppare e mettere a punto protocolli comuni per caratterizzare la resilienza di diversi genotipi dell’olivo alle condizioni climatiche estreme, la loro resistenza ai parassiti e alle malattie più importanti e i tratti agronomici più significativi. Inoltre, verranno identificati i protocolli ottimali e replicabili per l’analisi della qualità dell’olio di oliva (composti fenolici, acidi grassi e composti volatili) di diverse varietà. L’obiettivo è ampliare la scelta varietale, oggi limitata esclusivamente a due varietà di olivo, la Leccino e la FS17 che, da sole, non possono permettere all’olivicoltura di sopravvivere in caso di comparsa di nuovi patogeni e parassiti. Il progetto si concluderà il 15 giugno 2024.

Cereali

Ma al CREA c’è grande fermento di ricerche e innovazioni anche nell’area dei cereali. Dagli studi per il loro miglioramento genetico alla selezione di varietà resistenti ai patogeni e ai cambiamenti climatici, fino ai progetti per la salvaguardia della biodiversità e per le produzioni di colture industriali sostenibili.  Tutte sfide che il CREA Cerealicoltura e Colture Industriali sta affrontando nuovamente con un approccio multidisciplinare.

Queste alcune delle aree in cui si stanno svolgendo le indagini scientifiche.

Miglioramento genetico, per rispondere alla sfida della sostenibilità “Produrre di più con meno”, soprattutto grazie all’impiego di biotecnologie evolute che producono mutazioni mirate nel patrimonio genetico esistente nella pianta. L’obiettivo è ottenere varietà di migliore qualità, più produttive e più resistenti ai cambiamenti climatici e ai patogeni (i progetti chiamati SoIACE, BIODURUM, SUSRICE). Si stanno studiando anche genotipi di frumento in grado di rispettare e proteggere meglio l’apparato digerente umano, evitando l’insorgere della celiachia.

Studio, conservazione e valorizzazione della biodiversità, per valorizzare il patrimonio delle banche dei semi e introdurre lieviti innovativi attraverso metodi molecolari e bioinformatici, come nel caso del progetto AGENT.  

Economia circolare e chimica verde, con i progetti COMETA e UNIHEMP, per estrarre da cardo, brassiche e canapa, biomolecole ad elevato valore aggiunto per rendere le filiere più sostenibili, e il progetto SUSINCER, per ottenere biofungici per mais e grano dagli scarti di lavorazione di patata e rucola.

Sono allo studio anche innovazioni in risposta ai cambiamenti climatici, per una diversificazione colturale e una intensificazione agroecologica dei sistemi cerealicoli e industriali, come nel caso dei progetti CLIMAQUALITEC, DIVERFARMING, GREENRESILIENT e RISOBIOSYSTEMS.  

 “Siamo costantemente impegnati per l’innovazione e il miglioramento delle piante che sfamano il pianeta e che sono un simbolo del made in Italy”, ha affermato Nicola Pecchioni, il direttore del CREA Cerealicoltura e Colture industriali. “Assieme allo speed breeding, mediante tecnologie che abbreviano i cicli di selezione per rispondere più velocemente ai cambiamenti climatici, la fenotipizzazione digitale o fenomica (high throughput phenotyping) è lo studio e l’applicazione di tecnologie di immagine digitale e di sofisticati algoritmi per poter sostituire l’occhio umano nella valutazione delle caratteristiche (fenotipi) possedute dalle piante migliori, più produttive, più resistenti caratterizzate da forme e dinamiche di crescita prima non rilevabili visivamente. Ciò al fine di aumentare i numeri e l’efficienza di piante valutate e quindi selezionate, riducendo, contemporaneamente i tempi e i costi della valutazione e selezione. Il nostro centro di ricerca – ha concluso Pecchioni – è promotore e capofila per il CREA nel Network Nazionale di fenotipizzazione Phenitaly, nodo italiano della più grande Infrastruttura di Ricerca Europea EMPHASIS per la fenomica vegetale”. 

(*) Il Progetto GEN4OLIVE vede la partecipazione dei seguenti partner, con i relativi responsabili: University of Cordoba (COORDINATOR) UCO ES, Diego Barranco Navero; Hellenic Agricultural Organisation “DIMITRA”, Institute of Olive Tree and Subtropical Plants, DEMETER GR Georgios Koubouris; Olive Research Institute. Ministry of Agriculture and Forestry, Izmir, Turkey, ORI, TR, Songul Acar; SANTA CRUZ INGENIERIA SL SCI, ES, Antonio Fernández Santa Cruz; Institut National de la Recherche Agronomique – Centre Regional de Marrakech, INRA, MA, Lhassane Sikaoui; Technological Corporation of Andalusia Foundation, FCTA, ES, Macarena Urena Mayenco; Gálvez Productos Agroquímicos, S.L.U. GALPAGRO, ES, Francisco Javier Oliver Vázquez; Cámbrico Biotech, S.L. CAMBRICO, ES, María del Puerto Molina Gordillo; Hellenic Union of Nurseries EFE GR Konstantinos Salis; Council for Agricultural Research, CREA, IT, Enzo Perri; FOCOS GbR FOCOS, DE, Bert Popping; ANKARA UNIVERSITESI ANKU, TR, Mucahit Taha Ozkaya; University of Granada UGR, ES, Rafael Rubio de Casas; University of Jaen UJA, ES, Ana María Fernández Ocaña; 15 Sapienza University of Rome SAPIENZA, IT, Luigi Vincenzo Mancini; Centre National de la Recherche Scientifique CNRS FR Guillaume Besnard.

Alessandra Apicella

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