Romana, non toccatele i suoi sogni!

Inizia a lavorare nel pastificio Bacchini, un’istituzione nella piccola frazione di Lavezzola del comune di Conselice, in provincia di Ravenna. Lì tirare la sfoglia per fare la pasta a mano è un’arte e lei si appassiona. Nel pastificio incontra anche l’amore della sua vita, Edoardo, il figlio del proprietario che diventerà suo marito. Ma anche accasata, continua a lavorare perché Romana Tamburini è così, cento ne fa e mille ne pensa, un vulcano inarrestabile di energie e di progetti.

Improvvisamente decide di lasciare quel pastificio, vuole aprirne uno tutto suo e lo chiama il “Laboratorio del Tortellino”. Il marito rimane nella piccola azienda di famiglia e, senza qualche perplessità, rispetta le sue scelte e rimane in attesa delle evoluzioni.

Romana non guarda mai l’orologio, se non per essere puntuale nelle consegne, e i giorni della settimana per lei sono tutti uguali, continua a lavorare con fervore ed entusiasmo. Il suo primo sogno si realizza. Quella pasta fatta a mano secondo le tradizioni romagnole diventa un oggetto del desiderio di tanti, arrivano dai comuni vicini per comprarla e anche i ristoranti della zona si prenotano. Lei prende la sua Cinquecento rossa, immortalata nel sito, e va in giro a fare le consegne e a continuare a promuovere i suoi artefatti.

“Quando ho iniziato quest’attività ho chiesto a tre ragazzi di affiancarmi in questa avventura- afferma Romana – oggi quei tre ex ragazzi sono ancora qui e uno di loro è il nostro fantastico capopastaio.

“I nostri prodotti erano sempre più richiesti, così abbiamo iniziato anche a creare dei sughi. Le richieste aumentavano ed anche le nostre idee. Erano tutti prodotti fatti a mano, di grande qualità, realizzati secondo le tradizionali ricette romagnole, ma la pasta fresca aveva un limite, doveva essere cotta e consumata in pochi giorni, e allora mi è venuta l’idea di surgelarla. Abbiamo fatto delle prove nei nostri freezer di casa e la cosa funzionava, ma non ci aveva pensato ancora nessuno.”

Così è nata Surgital che oggi, grazie alle idee e ai sogni di Romana, è diventato un vero patrimonio ed emblema del Made in Italy. I prodotti romagnoli DOC ora sono apprezzati e richiesti non solo nella nostra penisola ma in 57 Paesi: dagli Stati Uniti ai Paesi arabi. Ogni giorno dallo stabilimento partono 30 container e portano prelibatezze ai ristoranti, ai locali, alle società di catering di tutto il mondo percorrendo migliaia di chilometri e superando oceani.

Quotidianamente alla Surgital, che continua ad avere la sua sede a Lavezzola, a un chilometro dal primo negozio di Romana, vengono prodotte 135 tonnellate di pasta fresca, 60.000 piatti pronti monoporzione, 8 tonnellate di sughi in pepite. La gamma delle proposte si è moltiplicata nel tempo e oggi sono 300 le referenze prodotte ogni giorno.

Dai 40 metri quadri del primo negozio di acqua ne è passata sotto i ponti. Oggi la Surgital ha un grande stabilimento e impiega 350 persone.

Nell’azienda è coinvolta tutta la famiglia e ciascuno dei tre figli, dopo aver studiato e fatto la doverosa gavetta, oggi ha un ruolo preciso: Massimiliano è responsabile dell’area commerciale, Enrica si occupa di Ricerca e Sviluppo ed Elena segue il marketing. Tutte le decisioni vengono prese dall’intera famiglia confrontandosi e solo se c’è un’approvazione unanime.

Le persone sono il valore principale di un’azienda, ne determinano il successo e la credibilità e qui in Surgital siamo una grande squadra che condivide valori e obiettivi con passione e con grande lavoro.

La tradizione culinaria della Romagna regna sovrana in Surgital, ma se chiedete a Romana che ruolo ha l’innovazione nella sua azienda la risposta è immediata: “è fondamentale e qui adottiamo solo le migliori tecnologie perché per i nostri prodotti vogliamo solo il meglio, come è successo per la scelta delle nostre celle automatizzate”. In Surgital è installato un impianto di ultima generazione, detto di trigenerazione, che, utilizzando esclusivamente metano, produce energia elettrica, vapore per gli impianti di pastorizzazione e acqua per il raffreddamento dei gruppi frigoriferi.

Anche lei convive con tablet e schermi per avere sempre la situazione sotto controllo e se ha difficoltà si fa aiutare ma crede fermamente che le tecnologie contribuiscano davvero a lavorare con più efficienza e più qualità.

Ma i sogni di Romana non si sono mai esauriti. Così oggi sta per essere ampliato lo stabilimento, è prevista la costruzione di un’ulteriore ala dell’edificio che ospiterà nuove linee e nuovi prodotti.

E poi è nata una nuova catena di ristoranti rigorosamente romagnoli Ca’ Pelletti, al momento ce ne sono uno a Milano, uno a Padova e due a Bologna, ma a dicembre è prevista l’apertura di un locale anche a Ravenna. “Se entrate capirete perché in quei locali c’è tutta la nostra Romagna, dai pavimenti ai tavoli, dai profumi ai sapori”, dichiara con orgoglio Romana.

E un altro grande sogno si sta per realizzare: presto Surgital atterrerà anche nella Gdo.

Ma chi può sapere quanti sogni ha Romana nel suo cassetto? A noi non lo dice, ma ci viene il sospetto che non lo sappia neanche lei, tanto per ogni sogno che si realizza ne nascono tanti altri di nuovi…Romana Tamburini è così, in fondo è come la sua terra…

Alessandra Apicella

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