Agata e la genetica, una lunga storia d’amore

In questi giorni la crisi del grano sta sollevando questioni fino ad oggi trascurate o sottovalutate e si è tornati a parlare di agricoltura e della sua sostenibilità. I riflettori sono stati puntati sul NewGrain che si sta testando nei campi della Murgia, in Puglia. “L’agricoltura deve tornare a puntare sulla biodiversità ed è la genetica e il breeding la via maestra per vincere questa sfida” sostiene Agata Gadaleta, professore associato di genetica agraria all’Università di Bari Aldo Moro, che coordina il progetto e che da anni è impegnata in prima linea per la selezione di varietà e pratiche sostenibili.

Proteine alternative, con la biostampa a 3D la bistecca è perfetta!

Tessuti e tagli muscolari che siano il più possibile simili – in termini di gusto, odore e consistenza – a quelli delle carni tradizionali? Shulamit Levenberg, luminare di ingegneria biomedica e dei tessuti, e un team di ricercatori del Technion ce l’hanno fatta grazie allo sviluppo di una metodologia innovativa.

Betulla e il suo impegno in difesa degli ecosistemi marini

“I pesci non conoscono confini e i cambiamenti climatici stanno modificando e modificheranno ulteriormente gli ecosistemi e la sfida è riuscire a produrre cibo per una popolazione in crescita…dunque recuperare la biodiversità è un percorso inevitabile e deve essere un processo globale. E la collaborazione è l’autostrada più veloce per raggiungere la meta.” È questo l’impegno quotidiano di Elisabetta Betulla Morello che fa parte del GFCM, General Fisheries Commission for the Mediterranean, l’organismo creato dalla FAO per tutelare l’uso sostenibile e la conservazione delle risorse marine nel Mediterraneo e nel Mar Nero.

Alice e il ritorno delle meraviglie

Alice Cerutti nella sua Cascina Oschiena coltiva varietà di riso autentiche, storiche e certificate. Ma ha deciso anche di piantare oltre 5000 alberi e arbusti, ha creato zone umide per favorire la ricomparsa della biodiversità, ha rinunciato a un quarto della sua superficie coltivata e l’ha convertita in un Oasi Naturale. Il suo credo? Non basta più conservare, è il momento di restituire alla Natura”.

Patate, le frontiere del breeding nello stato del Michigan

Piante, continuano le ricerche per identificare le risorse genetiche chiave responsabili dei tratti desiderati. Nel Potato Breeding and Genetics Program dell’Università del Michigan si integrano approcci tradizionali e biotecnologici per riuscire ad avere varietà di patate più resistenti alle malattie e agli insetti. E in questa sfida impegnativa Natalie Kaiser è in prima linea contro uno dei nemici più agguerriti, lo scarabeo della patata del Colorado.

Come si può vincere in un campo maschile, l’esperienza di Eufrasia

Non aveva un’azienda agricola di famiglia alle spalle ma aveva deciso, voleva diventare agronoma. Tanto studio, tanta gavetta, una determinazione incrollabile anche di fronte a diffidenze e pregiudizi e oggi Eufrasia Zazzarino è responsabile di uno dei siti Hi -Tech di produzione di un’azienda ticinese dove si coltivano pomodori, cetrioli e fragole in idroponica.

Rosemarie, cosa c’è dietro una varietà di mais Pioneer/Corteva?

A Gadesco vicino a Cremona, c’è il Centro di Ricerca di Pioneer che fa parte di Agriscience. Da qui vengono coordinati il sito nursery, dove vengono ospitate le linee di mais selezionate che poi verranno incrociate per ottenere gli ibridi, e i siti Yield Trials, campi in cui le nuove varietà vengono testate in condizioni pedoclimatiche e ambientali diverse. Il centro italiano lavora in sinergia con altre 200 stazioni di ricerca in tutto il mondo. A guidare questo centro di Ricerca speciale è una donna, Rosemarie Balestreri, Research Scientist/Operation Leader.

L’agricoltura è sostenibile! Parola di Silvia e della squadra di Mera5

Cinque sorelle, con studi ed esperienze diverse, decidono di dedicarsi insieme all’azienda agricola di famiglia, facendolo a modo loro. Così nasce Mera5 che è sinonimo di un Carnaroli davvero unico. Ma la qualità del loro prodotto è frutto di un lavoro attento e meticoloso, come ci racconta Silvia Tovo, guidato da due punti fermi: la sostenibilità e l’agricoltura di precisione.

Il viaggio di Camilla all’insegna della bioeconomia

Dal progetto internazionale MEDCLIV (MEDiterranean CLimate Vine and Wine Ecosystem), che si propone di condividere conoscenze e soluzioni per mitigare gli effetti del riscaldamento globale nella viticoltura europea, allo studio delle infinite potenzialità degli insetti, la ricercatrice Camilla Chieco è impegnata in prima linea sul fronte della sostenibilità. Camilla, infatti, lavora all’IBE del CNR, l’Istituto per la BioEconomia del famoso Consiglio Nazionale delle Ricerche, e non ha dubbi: sono tanti, a portata di mano e a volte sorprendenti, i percorsi praticabili per rendere la nostra vita e la nostra economia più sostenibili.

Sara: la microbiologia è il motore della sostenibilità in agricoltura

“L’obiettivo poi è che l’utilizzo delle biotecnologie diventi una pratica sostenibile da tutti i punti di vista: dobbiamo arrivare a produrre soluzioni davvero efficienti a costi accessibili. Ma una cosa è certa: le potenzialità dei microrganismi sono infinite e sono sicuramente la strada più efficace per ristabilire equilibri e ridare vigore e produttività a ecosistemi debilitati o pesantemente compromessi.” Questa l’opinione di Sara Borin professore del Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente dell’Università Statale di Milano che si occupa di microbiologie e biotecnologie microbiche in campo agrario e ambientale.

Il valore delle biotecnologie e le esplorazioni di Veronica

“Dobbiamo riuscire a utilizzare quello che la Natura già ci dà e che proprio perché nasce da lei può essere in armonia, non alterare equilibri, ottimizzare gli esiti a beneficio degli stessi ecosistemi”. Questa, in sintesi, l’opinione di Veronica di Lorenzo, una giovane assegnista di ricerca all’Università degli studi della Tuscia specializzata in biotecnologie.

Raimonda e Serena, il coraggio di andare oltre la passione

La storia di Birra Impavida, un birrificio artigianale creato da due amiche. Raimonda e Serena dopo aver concordato la loro strategia di mercato e aver scelto il loro prezioso mastro birraio, Matteo Milan, hanno trasformato un edificio industriale dismesso in una realtà all’avanguardia, sia da un punto di vista tecnologico sia in termini di sostenibilità.

Beatrice, le sfide di una giovane futura agronoma

“Il futuro dell’agricoltura è il futuro del nostro cibo, per questo le innovazioni che rendono questo settore più sostenibili sono decisive. Credo che per raggiungere obiettivi importanti il ruolo dei giovani è fondamentale, le loro nuove competenze, la loro dimestichezza con le tecnologie digitali e la loro apertura nei confronti delle esperienze internazionali possono sicuramente accelerare l’evoluzione ad un’agricoltura più efficiente e sostenibile.”

Piccoli frutti, grandi amori. Le scelte di Daniela

L’arte magica, paziente e certosina del breeding e la passione per i piccoli frutti hanno guidato le scelte culturali e professionali di Daniela Segantini. Ma Daniela, nata e cresciuta in Brasile, con un curriculum costellato di corsi di specializzazione, master, collaborazioni, ha fatto un’altra scelta importante per passione, oggi vive e lavora nel nostro Paese.

Carlotta, come nasce un progetto innovativo di vera Sostenibilità

Carlotta Totaro Fila ha deciso di puntare davvero sulla sostenibilità e ha scelto di valorizzare proprio le proteine degli insetti, in particolare dei grilli, per l’alimentazione umana. Il suo è stato un percorso impegnativo, complesso e pieno di ostacoli ma ora la sua Alia Insect Farm è pronta a decollare e il suo progetto sta conquistando la fiducia del mercato.

Il cibo? Tutto è sempre in divenire, parola di Lucia

“Personalmente credo che il futuro dell’alimentazione sarà sempre più orientato alla personalizzazione. Ognuno dovrà poter mangiare quello che fa bene al proprio fisico e che piace, nel rispetto delle proprie esigenze fisiche, culturali o religiose.” Questa l’opinione di Lucia Galasso, antropologa dell’alimentazione.

Clara, sempre in prima linea. Dalla parte della scienza, del progresso e delle donne

“La maggior parte delle donne è orgogliosa di lavorare in agricoltura ma questo non si traduce mai in modo adeguato in soddisfazione. Il loro impegno costante in un settore che culturalmente si considera maschile rappresenta una sfida quotidiana… Penso che sia fondamentale sostenerle e aiutarle ad ottenere il successo che meritano, anche se ci vorranno decenni.” Questa l’opinione di Clara Serrano è Southern Europe Commercial Unit Leader di Corteva Agriscience,

Olga, la ventata di energia di un marziano

Dal 2010 alla guida del Consorzio Vini Valpolicella, Olga Bussinello è una fucina di idee, programmi e innovazioni che hanno un unico obiettivo: valorizzare e tutelare le capacità di 2300 aziende che rappresentano l’intera filiera di questi vini famosi in tutto il mondo. Una strategia che si realizza anche grazie a tante partnership e che ha comunque dei punti fermi: ogni scelta deve essere sostenibile, anche dal punto di vista economico; deve essere semplice e aiutare a semplificare; deve avere obiettivi chiari e condivisi.

Silvia e la sua interpretazione di “sostenibilità”

Il percorso professionale di Silvia Orazi è all’insegna della sostenibilità. Lavora come cooperante internazionale poi con un gruppo di colleghi/amici crea una onlus Liveinslums che si occupa di progetti per la rigenerazione urbana e per la valorizzazione delle risorse locali in Brasile, Kenya ma anche in Italia. Nel 2013 decide di aprire un ristorante nel cuore dei Navigli milanesi, ma anche questa sua nuova iniziativa è in linea con la sua filosofia di vita.

Chiara e le sue scelte d’amore

Chiara Santinello poteva fare semplicemente la moglie di Andrea Tosatto e invece si è appassionata al mondo agricolo ed è stata conquistata dal “re dell’inverno”, il radicchio. Così ha creato una sua piccola azienda per dedicarsi alla sperimentazione di nuove varietà e nuove tecniche. Le esperienze e i risultati vengono condivisi con molte aziende del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco.

Chi meglio di Isabella può parlare del valore del cibo?

È una tecnologa alimentare, si è sempre occupata di sicurezza del cibo, di disciplinari e di normative, oggi Isabella Corso collabora con il Banco Alimentare della Lombardia, un’organizzazione che nel 2018 ha raccolto e distribuito alle strutture caritative del territorio più di 19.000 tonnellate di prodotti alimentari. Un grande lavoro di una grande squadra impegnata ad aiutare le persone in difficoltà e a combattere gli sprechi alimentari.

Ilaria e i segreti della vita delle piante

Le piante hanno un fascino speciale, non tutti sanno guardarle, leggere le loro sofferenze e i loro disagi, capire le loro a volte geniali reazioni agli stress ambientali. Per Ilaria Petrot, professore ordinario del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A), invece, loro non hanno segreti. Ilaria sta studiando da tempo l’impiego di probiotici e prebiotici per migliorarne la loro crescita e prevenire le malattie.

Francesca e le sue radici “fertili”

Dopo una serie di esperienze Francesca Ercoli incontra Catia Pazzi e finalmente può realizzare il sogno della sua vita: vivere e lavorare nella sua terra e con la sua terra, le Marche. Nasce così l’azienda agricola il Salto. Tanto lavoro ma anche grande entusiasmo fino al giorno in cui il terremoto manda a soqquadro tutto. Ma Francesca ricomincia da capo, con lo stesso entusiasmo e con tanti nuovi progetti.

Diana: “sta nascendo una nuova cultura del cibo”

Sta cambiando l’interesse nei confronti del cibo e le persone vogliono saperne di più per mangiare meglio ed apprezzare valori nutrizionali, aromi e sapori. E i giovani stanno portando una ventata di nuova energia nell’intero settore. Questa l’opinione di Diana de Santis che lavora all’interno del Dipartimento per l’Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia e si occupa di analisi sensoriale.

Alla continua ricerca del meglio, Alice e il breeding

Forse perché da ragazzina passava ore nel vivaio dove lavorava il suo papà, sta di fatto che Alice Brunazzi è cresciuta con il desiderio di realizzare un sogno: voleva creare nuove, migliori varietà di piante. Oggi Alice è una breeder e si occupa di miglioramento genetico nel pomodoro.

Latte e formaggi sono preziosi alleati della nostra salute. Parola di Loredana

Loredana Basiricò, che lavora da anni al DAFNE, dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia, sta conducendo delle ricerche sulle proprietà nutraceutiche dei formaggi italiani. I risultati non lasciano dubbi: i formaggi contengono peptidi bioattivi, che contribuiscono all’abbassamento della pressione sanguigna.

Elena e le sue tele

Grande energia e positività, curiosità, studio e continua ricerca di nuove idee, con un chiodo fisso: promuovere e valorizzare l’unicità di quei frutti che solo la terra siciliana è in grado di dare. Sono questi alcuni dei tratti distintivi di Elena Albertini, vicepresidente del Consorzio Arance Rosse di Sicilia IGP.

Il furgoncino di Natalia

Il riso del vercellese è speciale, è il risultato di una cultura costruita nel tempo, di tradizioni e innovazioni, di cure pazienti. Natalia Bobba con la sua azienda agricola continua a lavorare per conservare e migliorare quella qualità distintiva e si impegna tutti i giorni a raccontarla anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Donne & Riso di cui è presidente.

Pia e Tilli, una piccola squadra fortissima

Spesso è difficile lavorare insieme tra familiari o parenti ma quando una madre e una figlia diventano complici può succedere di tutto, le energie si moltiplicano e ogni ostacolo diventa facilmente superabile. È il caso di Pia e Tilli che guidano la Fratelli Berlucchi con un giusto mix di rigore, creatività e passione. Una ricetta che solo alcune donne riescono a creare.

Paola: non si può precludere la modernità!

L’innovazione non è un’opportunità, è l’unica strada da percorrere per rendere l’agricoltura un settore efficiente e davvero sostenibile. Questa la convinzione di Paola Sacco che con la sua azienda produce sementi e dal dicembre 2018 è vicepresidente di Confagricoltura Donna.

Insetti e globalizzazione, la parola a Lara

Lara Maistrello è un’entomologa che lavora come ricercatrice all’Università di Modena e Reggio Emilia, nel Dipartimento di Scienze della Vita. Oggi è un punto di riferimento per il mondo scientifico e anche per il settore agricolo perché è una delle più grandi esperte di insetti, e soprattutto, ahimè, di cimici asiatiche, un vero flagello per l’economia mondiale.

Romana, non toccatele i suoi sogni!

Romana Tamburini è una romagnola DOC, piena di energia ed entusiasmo. Ha iniziato con un piccolo pastificio – erano 40 metri quadri – e nel tempo, con tanto lavoro e determinazione, è arrivata a creare la Surgital, un gioiello del made in Italy che oggi produce pasta, sughi e altre prelibatezze per 57 Paesi del mondo.

Michela: le donne pensano sempre al futuro

La Marenco Vini nasce nel 1925 dall’amore di Giuseppe Marenco per quel territorio, l’alto Monferrato. Ma da tempo l’azienda è guidata dalle sue tre figlie che hanno scelto di continuare a vivere e lavorare in quell’angolo di paradiso. Il loro segreto? Cura e grande amore per il territorio, rispetto per le tradizioni, scelte sostenibili e tanta innovazione. E Michela ci ricorda perché il vino è un prodotto davvero speciale, “si fa una sola volta l’anno e ogni volta è irripetibile.”

Flora: il vino è un miracolo!

La sua vita è cambiata per un colpo di fulmine, un corso di sommelier la coinvolge e le apre un nuovo mondo. Flora Saponari lavorava in uno studio di commercialisti, lascia quel lavoro per cui aveva studiato e da sola, rimboccandosi le maniche, crea Vignaflora, un piccolo prezioso gioiello del made in Italy.

Manuela, il DNA non mente

Studio, gavetta, tanto lavoro e sempre tanta energia. Manuela Polli oggi è Head of Corporate Strategy ad Development della Fratelli Polli, gioiello dell’imprenditoria italiana.

Caterina e il suo impegno per l’ambiente e un cibo sostenibile

Misurare l’impronta ambientale di un prodotto alimentare non è semplice e le variabili sono molteplici a seconda dei settori di mercato. Ma oggi esistono delle metodologie comuni e degli indicatori socio-economici che evidenziano gli impegni dell’azienda coinvolta. Caterina Rinaldi ricercatrice dell’ENEA si occupa di questi aspetti della sostenibilità.

Scelte di cuore, Alessandra e i suoi percorsi di Ricerca

“Il suolo è alla base del nostro cibo, spesso lo sfruttiamo e ne abusiamo senza capire che è una risorsa, con i suoi limiti e le sue fragilità.” Questo è sempre stato il credo di Alessandra Trinchera, ricercatrice del CREA impegnata in molti progetti che si propongono di individuare tecniche e strumenti per un’agricoltura sostenibile.

Elda: la nostra terra è un El Dorado!

Negli anni Cinquanta, quando tutti lasciavano la terra, Livio Felluga decideva di investirci e la sua azienda negli anni è diventata sinonimo di vini preziosi, apprezzati in tutto il mondo. Oggi sono i suoi figli ad amare con la stessa passione quelle colline e quei vigneti ed Elda è sempre in prima linea per valorizzare le tradizioni, la cultura e la grande energia di un territorio dalle mille risorse.

Cristiana e il riso, una lunga storia d’amore

Tanto lavoro e tante nuove idee, sempre, ma con un leitmotiv unico: il riso, con cui è nata e cresciuta. Oggi Cristiana Sartori ha la sua piccola azienda dove produce riso rigorosamente biologico e sta collaborando con altre imprese a un progetto di ricerca partecipata per definire scientificamente i protocolli di un vero riso biologico.

Niente setaccio e solo scelte sostenibili: non ci sono vie di mezzo per Nadia

Di Nadia Savino forse si fa prima a dire cosa non ha fatto. Dopo studi ed esperienze lavorative molto diversi tra loro ha scelto di tornare nella sua terra, a Gesualdo, in provincia di Avellino, e di creare una sua azienda rigorosamente biologica dove coltiva grani antichi. Ma i progetti ispirati dal desiderio di valorizzare il suo territorio non finiscono qui.

Larissa, dal marketing alle api

Fuga da New York? Non proprio. Ma sicuramente tutto nasce dalla presa di coscienza di voler vivere a contatto con la natura e da una passione, quella delle api, magiche custodi del nostro Pianeta. Così Larissa Meani crea la sua piccola, amata azienda Belè.

Olio extra vergine di oliva: l’impegno di Alessia per raccontare un mondo magico, complesso e troppo spesso sconosciuto

Oggi si parla tanto di tracciabilità, qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità. Ma c’è chi ha capito che questi valori erano fondamentali anni fa e da tempo ha ridisegnato il suo modello di business seguendo questi parametri e con un obiettivo ambizioso: diffondere una nuova cultura dell’olio. L’esperienza dell’Oleificio Zucchi in un’intervista ad Alessia, alla guida dell’azienda con il fratello Giovanni.

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