Agricoltura può far rima con innovazione? Chiedetelo a Giulia

La ricetta è semplice ma dà buoni risultati perché le materie prime sono di qualità. Non è la descrizione di un piatto, è l’estrema sintesi di Agricooltur, un’azienda giovane, che sta già ottenendo ottimi risultati e sta conquistando la fiducia e la simpatia del mercato.

Gli ingredienti sono la piccola squadra dei cinque ragazzi che l’hanno creata (c’è anche un esperto di elettronica). Nella loro cascina Gorrea, a Carignano, in provincia di Torino, hanno deciso di coltivare ortaggi, erbe aromatiche e micro ortaggi con il metodo aeroponico, una tecnica per cui l’acqua viene nebulizzata direttamente sulle  radici. E per chi non lo sapesse, i micro-ortaggi sono piantine di 10 – 15 giorni di vita, come i germogli di soia, che hanno proprietà nutrizionali concentrate, con tutte le virtù degli integratori naturali. Credono in questa tecnica colturale perché nella loro serra, ex stalla, non vengono effettuati trattamenti chimici, non entrano insetti e organismi patogeni, l’ambiente è protetto e il clima stabile: le piante crescono sane tutto l’anno. Una tecnica di coltivazione assolutamente in linea con i principi della sostenibilità, che si basa su un utilizzo intelligente delle risorse.

Il loro punto di forza è che tutte queste cose le raccontano con entusiasmo a chiunque: che sia il responsabile di Auchan, a Torino – dove da novembre Agricooltur ha uno spazio dedicato – una massaia, un cuoco o il padrone di un ristorante. E ne parlano anche con i bambini. Il risultato è sempre lo stesso: all’inizio c’è curiosità per quelle piccole piantine ancora nel loro vaso, poi c’è interesse per la possibilità di portarle a casa e di vederle ancora crescere tra le mura domestiche, alla fine c’è il momento del consumo e il gusto e il profumo raccontano tutto. È un’avventura a lieto fine tutta diversa.

Ma la piccola Agricooltur non si fa mancare niente, si occupa anche di Ricerca e Sviluppo perché Giulia Baglione crede nell’innovazione, continua a studiare, sperimentare, testare.

Giulia ha la “veneranda” età di 24 anni, i suoi genitori non si sono mai occupati di agricoltura ma lei sin da ragazzina era appassionata della natura e di quei campi che vedeva tutti i giorni. “Mi sono laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie e una delle mie professoresse mi ha segnalato l’opportunità di partecipare a un progetto di ricerca sulla gestione dell’azoto in Andalusia, a Almeria. In Spagna c’è molto interesse per l’innovazione e c’è una forte e concreta collaborazione tra le università e gli agricoltori: insieme si affrontano i problemi e si identificano le possibili soluzioni. Quando si è conclusa questa esperienza, per me elettrizzante, avevo le idee chiare: volevo continuare a studiare, volevo diventare anch’io una piccola artefice dell’innovazione e volevo farlo con la mia azienda e con i miei compagni di viaggio”.

La serra di Agricooltur, grazie alle competenze tecniche di uno dei soci, è monitorata 24 ore su 24 da un sistema informatico che controlla la temperatura dell’ambiente e i parametri e i cicli vitali delle piante. Basta lo smartphone e l’apposita app per avere il polso della situazione e, se è il caso, intervenire tempestivamente.

Ora stiamo risistemando altre parti della cascina – continua Giulia – perché sono in tanti a chiederci di venire a visitare la nostra serra. Ce lo hanno chiesto anche molte scuole e siamo davvero felici di questa opportunità. I bimbi, soprattutto grazie ai micro-ortaggi, si stanno appassionando alle verdure, quando vedono crescere le piantine si sentono coinvolti e alla fine apprezzano anche quel cibo per cui di solito non hanno grande simpatia. E poi sono loro stessi che spiegano ai compagni di scuola o agli ospiti cosa si sta per mangiare e perché quell’insalata o quel germoglio di ravanello è così speciale.”

Attualmente Agricooltur vende a km0, hanno studiato e brevettato l’intero processo e il packaging per il trasporto ottimale delle piantine. Ma il loro cantiere è sempre al lavoro “Stiamo ricevendo tante richieste anche in altre città d’Italia e stiamo studiando alcune soluzioni per riuscire a trasportare i nostri prodotti anche in località molto distanti dalla nostra Carignano. Stiamo anche dedicandoci alla scelta di nuovi packaging e abbiamo in mente di ampliare anche la nostra serra per occuparci di nuovi tipi di ortaggi.”

Forse ho dimenticato di dare un piccolo dettaglio: Agricoltur è nata solo lo scorso settembre…    

Alessandra Apicella

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