Lucia, fiera custode della qualità

È ancora notte e una ragazzina è all’interno di un mercato ortofrutticolo nel silenzio e nel buio. Le luci e le persone arriveranno a momenti. Chi la vede si preoccupa: che ci fa qui una minorenne sola a quest’ora?

Non sono le prime righe di un libro giallo, è l’inizio di una delle possibili giornate di lavoro di Lucia, che dimostra meno dei suoi anni e che fa un mestiere spesso sconosciuto, che lei adora.

Lucia Fidelio è un agente vigilatore, fa parte della squadra impegnata nella tutela dei 299 prodotti Dop e Igp, patrimonio unico del nostro Paese. Una squadra che conta 122 persone, tutte registrate nell’albo del Mipaaft. Le donne sono solo 16.

Lei vigila sull’arancia rossa di Sicilia, sul limone di Siracusa e di Rocca Imperiale, sul pomodoro di Pachino, sulle clementine di Calabria, tutti IGP, sul pistacchio verde di Bronte e sulla ciliegia dell’Etna, marchi Dop.

Lucia si è laureata in Scienze e tecnologie alimentari all’università di Catania e il suo debutto nel mondo lavorativo è stato uno stage proprio al Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP. Quell’esperienza le ha chiarito alcune idee che già aveva: è innamorata della sua terra e dei suoi prodotti speciali, voleva difenderli e aiutarli a rimanere unici e riconoscibili nel marasma delle offerte e degli slogan di marketing. Per lei quel suolo e quei frutti hanno troppa storia per essere confusi e il made in Italy di qualità è il risultato di tanto lavoro e di tanti segreti custoditi religiosamente. Un patrimonio da proteggere. E parlando con produttori, ristoratori ed esperti, Lucia tutti i giorni impara qualcosa e continua a stupirsi. È anche questo che le piace del suo lavoro.

“È difficile far capire perché amo il mio lavoro a chi non mi conosce. Ci si può alzare di notte per fare controlli nei mercati, si passano ore in macchina per raggiungere posti lontani e ci si assenta per giorni, si fanno ricerche sul web che durano anche giornate intere. La quantità di impegni varia a seconda della stagionalità dei prodotti e ci sono momenti in cui si accavallano gli appuntamenti e i ritmi sono concitati. Se c’è da lavorare – continua Lucia – non esistono sabati e domeniche. Non c’è mai molto di pianificabile. Anche la retribuzione non è una costante, il nostro impegno è pagato dai Consorzi, che spesso fanno convenzioni tra loro per far fronte alle loro esigenze e rispettare i loro budget. D’altra parte anche i produttori e i trasformatori lavorano così ed io in fondo faccio parte della loro squadra.  

“I miei genitori, il mio compagno e i miei amici mi vedono entusiasta, per questo se ne sono fatta una ragione. Ma quando parlo del mio lavoro con chi non mi conosce è dura far capire le ragioni delle mie soddisfazioni e il piacere di poterle condividere con tanti altri. Parlo di tutti quelli che ogni giorno si impegnano a produrre secondo tutti i crismi, quasi religiosamente, e di tutti coloro che apprezzano e ricercano proprio quella qualità. Se chiedete a un pasticciere perché vuole solo il pistacchio di Bronte capirete…

E allora quali sono i fenomeni più diffusi che minacciano questi marchi?

“Per la mia esperienza personale, ovviamente limitata ai prodotti di cui mi occupo, gli incidenti più frequenti si verificano per ignoranza o superficialità. Qualche produttore non dà indicazioni precise, dando luogo ad ambiguità o creando false aspettative, e allora l’acquirente sprovveduto o il consumatore ignaro si trova a comprare una qualità diversa. Non tutti sanno che l’“arancia rossa” non è la stessa cosa dell’“arancia rossa di Sicilia IGP” anche se possono essere entrambe di qualità. Incidenti di questa natura capitano soprattutto nell’e-commerce, per questo le ricerche sul web sono una fonte preziosa di informazioni e di riscontri.

“Il mio lavoro – continua Lucia – mi dà anche l’opportunità di lavorare nell’interesse del consumatore, per la sua tutela, un argomento che mi ha sempre appassionato sin dai tempi dell’università. I marchi Dop e Igp danno certezze inconfutabili a chiunque vuole acquistare prodotti italiani di qualità, sicuri e speciali. Per questo sono orgogliosa del mio mestiere. Mi sento una piccola, ma attenta, custode della ricchezza del nostro Paese e della mia Sicilia.”  

E della sua Sicilia potrebbe parlarvi per ore, preparatevi.

Alessandra Apicella

4 Comments
  1. Desideravo farLe i complimenti per come è riuscita a trasmettere appieno le qualità della nostra Lucia. Certamente saremo di parte, ma il suo articolo tocca profondamente le radici che ci legano alla nostra madre terra “Sicilia”.
    Cordialmente , due fans!
    Francesco Mauceri & Anna Fidelio

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