Monia, quando dietro a un brand c’è una donna che è davvero testimonial

Siamo tutti bombardati dalla pubblicità e forse spesso ci facciamo condizionare da messaggi promozionali accattivanti e coinvolgenti, ci illudono che la nostra vita potrebbe magicamente cambiare in meglio. E questo vale soprattutto per gli alimenti. Se mangeremo quel prodotto potremmo diventare più scattanti e longilinei, se assumeremo quelle sostanze il nostro fisico sarà più forte e i malesseri e la stanchezza spariranno. Si potrebbe andare avanti all’infinto anche perché lo scenario attuale porta alla ribalta nuove tipologie di alimenti, nuove diete, nuovi opinionisti, nuovi stili alimentari… E noi poveri consumatori generalmente galleggiamo strattonati dalle onde delle nuove tendenze senza avere gli strumenti necessari per comprendere e orientarci.

Ma a prescindere dai nuovi trend, la verità è che l’uomo e i cambiamenti climatici hanno cambiato e stanno continuando a cambiare l’identità e la natura dei prodotti della nostra Terra e molte certezze di un tempo sono state superate dai fatti. La prova inconfutabile è il nuovo universo di allergie con cui sempre più persone e medici si trovano a combattere. E allora anche un semplice piatto di pasta può diventare una variabile per la nostra salute perché esistono centinaia di tipi di pasta. Materie prime, coltivazioni, lavorazioni ne cambiano i valori nutrizionali e gli effetti nel nostro corpo.

Questo lo sa molto bene Monia Caramma, una donna che ha creato la sua azienda Nutracentis non certo perché aveva idee brillanti di business da mettere in atto. Aveva un’esigenza prima di tutto personale da affrontare.

Monia non è agronoma e ha lavorato nel marketing per molte aziende, in Italia e all’estero. Diciotto anni fa, un giorno improvvisamente ha iniziato a stare male. Asma, dolori addominali, reflusso…poi è arrivato il temibile morbo di Crohn. I disturbi si moltiplicavano e si moltiplicavano anche le visite agli specialisti, che non trovavano una risposta scientifica, e tanto meno una soluzione, alla sua crescente perdita di salute. Poi l’incontro con un medico, che le ha suggerito di fare il “refresh” sul suo fisico, iniziando a purificarsi. E lei senza molte alternative si è messa di buzzo buono.

Ha iniziato a eliminare i cibi industriali e i prodotti troppo raffinati, ha evitato i formaggi freschi, è andata a cercare chi poteva farle il pane e la pasta con i cereali antichi, controllando personalmente la qualità delle materie prime perchè fossero biologiche e perché fossero realmente il presupposto di un’alimentazione funzionale, necessaria alla sua salute.

Dopo il calvario, Monia è tornata in forma grazie a un’alimentazione consapevole. Quello che ha imparato si è tradotto in una serie di paste speciali, sane e ricche, dall’alto valore nutraceutico (principi nutrienti che hanno effetti benefici sulla salute dell’uomo) che consuma in prima persona, prepara per i suoi figli ed amici, propone al mercato.

Le paste Nutracentis sono fatte con farina di mais bianco e sorgo, i cui valori di ferro, fibre e vitamine sono molto superiori a quelli di altre farine, mentre gli zuccheri e il nichel sono praticamente assenti. Monia ha imparato a conoscere bene le virtù di queste due graminacee, le ha studiate e ha recuperato tradizioni e storie sulle loro preziose caratteristiche. Il mais bianco e il sorgo non richiedono irrigazione, crescono abbondanti nella pianura padana e in generale si adattano ad ogni terreno. Sono state la fonte primaria di sostentamento per tanti nostri nonni nel primo dopoguerra. Ma Monia conosce personalmente anche i contadini che seminano e coltivano quelle piante, conosce il mulino cui ha affidato la macina, un Mulino nel Veronese che dal 1987 produce farine “gluten free” biologiche, e ha scelto di affidare a un antico pastificio artigianale la lavorazione della sua pasta, “un posto magico – lo definisce – immerso in un parco naturale di 9 ettari, si chiama  La Romagnola, è ad Argenta in provincia di Ferrara, ed è gestito con passione da donne speciali che credono che la lavorazione della pasta sia un’arte”.

Sempre rincorrendo il valore funzionale degli alimenti per la salute dell’uomo, Monia ha anche creato delle paste a base di barbabietola, curcuma e pepe nero, spirulina. Vengono definite “superfood” perché di fatto contengono integratori naturali, tutti rigorosamente biologici.

Il mercato italiano non è ancora maturo per questo tipo di prodotti – afferma Monia – ma sta dando segnali di grande interesse, sicuramente in Inghilterra, in Francia  e in Olanda c’è maggiore consapevolezza sul ruolo dei superfood nell’alimentazione.  Al momento è un mercato di nicchia ma noi stiamo già lavorando con un network di ristoranti di prestigio che hanno apprezzato le nostre paste e le propongono con successo ai loro clienti”.

Il Bilancio? Nutracentis ha ricevuto premi e riconoscimenti autorevoli, nazionali e internazionali, oggi è disponibile in tutti gli ipermercati Carrefour e non è più “privilegio” di ospedali, cliniche private, squadre di serie A, Spa e Chef stellati. È anche fornitore della Presidenza della Repubblica.

Ma tra uno studio e l’altro, ore e ore negli stand incontrando esperti e chef, le idee di Monia si moltiplicano. Stiamo a vedere come ci sorprenderà nei prossimi mesi.

Alessandra Apicella

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.