Cosa succederà quest’anno ai sistemi alimentari? I trend secondo EIT Food

La guerra e i cambiamenti climatici stanno mettendo in crisi i paradigmi, già in parte precari, della produzione alimentare, e EIT Food, l’organizzazione paneuropea che si occupa di innovazioni nei sistemi alimentari, ha provato a indicare i trend del 2023. Le riflessioni nascono anche dagli incontri/confronti realizzati nell’ambito della COP27 che ha visto la nascita del primo Food Systems Pavilion.

Nuove consapevolezze e responsabilità per produzioni più sostenibili   

Alla Cop27 agricoltori, produttori e popolazioni hanno condiviso le loro esperienze di perdite di raccolti a causa di eventi climatici estremi e le loro preoccupazioni per la mancanza di cibo, ed è emersa evidente l’esigenza di rallentare e mitigare in modo sostenibile l’entità e gli impatti dell’insicurezza alimentare in tutto il mondo.

I “decision maker” dovranno pertanto impegnarsi per favorire l’adozione di pratiche di produzione alternative e sostenibili che riducano gli effetti del riscaldamento globale e che diano risposte concrete alle sfide nutrizionali globali. Un percorso complesso che coinvolge istituzioni, imprese e stakeholder ma che interessa sempre più anche i consumatori che pretendono una sostenibilità concreta e tangibile e un linguaggio chiaro per prendere decisioni più informate sul cibo che mangiano e sulle scelte che fanno.

Proteine alternative, una gamma di proposte sempre più diversificata

La domanda di prodotti in grado di sostituire la carne – dalla consistenza all’aspetto, dal gusto all’odore – è crescente e non riguarda solo il mercato dei consumatori vegetariani e vegani. È probabile che questa domanda aumenti ulteriormente nel 2023, come conferma la ricerca Most consumers in western Europe want alternatives to meat, surveys shows : oltre il 60% dei consumatori in Paesi come Francia, Spagna, Germania e Italia chiedono di trovare alternative all’allevamento tradizionale degli animali.

A questo proposito, i rincari dei prodotti alimentari indotti dalla guerra stanno provocando anche cambiamenti negli acquisti e la maggior parte dei consumatori europei ha dichiarato che i prodotti di origine animale sono quelli più penalizzati. Circa il 55% dei consumatori ha dichiarato di aver registrato un aumento significativo dei prezzi della carne rossa, il 52% del pesce e il 51% dei latticini.

In tema di proteine alternative, alcuni metodi di produzione, come la coltivazione cellulare, non sono ancora autorizzati in Europa ma la loro approvazione in mercati come Singapore e gli Stati Uniti potrebbe cambiare lo scenario e molti consumatori dichiarano di essere interessati a provare questi nuovi prodotti.

Anche per quanto riguarda le alternative ai prodotti ittici e gli alimenti a base di alghe si registrerà un nuovo fermento perché aumenta la necessità di ridurre l’impatto ambientale della pesca e dell’acquacoltura. Nel 2021 le aziende produttrici di proposte alternative hanno raccolto 175 milioni di dollari a livello globale (con un aumento del 92% rispetto al 2020) e attualmente sono circa 120 le aziende che nel mondo stanno sviluppando e producono alternative più sostenibili. L’Europa è la patria della maggior parte di queste aziende, con il Regno Unito e i Paesi Bassi che ospitano il 15% delle aziende di prodotti ittici alternativi del mondo. Il numero di prodotti alimentari a base di alghe è destinato ad aumentare anche grazie alla pubblicazione di “Towards a Strong and Sustainable EU Algae Sector”, una serie di linee guida strategiche stilate dall’UE per un’acquacoltura più sostenibile.

Soluzioni nutrizionali sempre più personalizzate e localizzate

Dieta sana, benessere e salute del pianeta sono ormai fattori correlati ma si deve prendere atto che servono soluzioni diverse per persone diverse in luoghi diversi. Tenendo conto di ciò e del fatto che la COP27 ha lanciato un appello per una maggiore sicurezza nutrizionale, è probabile che nel 2023 ci si concentri maggiormente su soluzioni nutrizionali mirate a livello locale.

Nell’ambito di una dieta nutrizionale specifica, che deve tenere conto di fattori quali la convenienza e l’accessibilità degli alimenti, i diversi stili di vita e le tradizioni culturali, è probabile che gli investimenti nella personalizzazione continuino ad aumentare. Si prevede che nel 2023 i consumatori cercheranno sempre più formulazioni in grado di migliorare la loro salute fisica e mentale e i produttori dovranno essere in grado di consentire ai consumatori di prendere decisioni più informate.

È prevedibile che gruppi di stakeholder come supermercati, scuole e governi introdurranno iniziative e politiche sanitarie locali basate sulle esigenze e sulle abitudini alimentari locali. Questo permetterà di fornire alimenti e ingredienti mirati a gruppi più ampi che condividono le stesse esigenze, rendendo così l’alimentazione personalizzata più accessibile a tutti.

Più tecnologia per una maggiore resilienza del sistema alimentare

Gli impatti a catena della pandemia su settori come quello agroalimentare sono ancora visibili e il ruolo della tecnologia e della digitalizzazione per ogni impresa risulta sempre più determinante per operare con maggiore sicurezza e reagire rapidamente durante le crisi.

Utilizzando le informazioni provenienti da sistemi integrati che condividono i dati, come l’Internet degli oggetti (IoT), le imprese agroalimentari come le aziende agricole, gli impianti di produzione e i supermercati saranno in grado di costruire “gemelli digitali” di diversi sistemi. Ciò consentirà loro di regolare i diversi elementi della catena di approvvigionamento in uno scenario virtuale per prevedere meglio in che modo essi potranno influenzare i risultati lungo la catena di approvvigionamento.

L’IoT alimentare, così come l’uso di sistemi digitali come la blockchain, può anche aiutare a gestire altri rischi e processi come la sicurezza alimentare, la trasparenza della catena di approvvigionamento e la riduzione degli sprechi.

Il nuovo valore dello spreco alimentare

Nel 2023 è prevedibile che ci saranno maggiori investimenti in soluzioni per l’economia circolare, per la valorizzazione degli sprechi e per la riduzione delle perdite alimentari in flussi collaterali come nel caso dell’utilizzo di sottoprodotti agricoli come fertilizzanti e del riciclo di rifiuti alimentari per creare nuovi ingredienti alimentari nutrienti.

I documenti realizzati o utilizzati dall’EIT Food per elaborare i trend 2023

European Economic and Social Committee: Towards a sustainable protein and plant oil strategy for the EU; Good Food Institute Europe: Most consumers in western Europe want alternatives to meat, surveys shows; EIT Food: Whitepaper on protein diversification; EIT Food: European consumers cut back on food costs to cope with shortages and rising prices; Good Food Institute: Industry update: Alternative seafood; European Commission: Towards a Strong and Sustainable EU Algae Sector; EIT Food: Creating consumer demand for algae-based products: Mintel: 2023 Global Food and Drink Trends;EIT Food: Food Fight podcast: How can we stop wasting fish?

Alessandra Apicella

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