Come nasce una nuova passione, Nicoletta e la sua avventura nel mondo dell’apicoltura

“È un mondo a sé quello delle api, un’organizzazione perfetta dove ogni insetto sa quello che deve fare e lo fa con grande disciplina e senso di responsabilità, in una logica di comunità. E ogni ape nella sua breve vita di 50 giorni svolge mansioni diverse – nutrice, spazzina, magazziniera, bottinatrice…- e ogni alveare è un organismo a spreco zero dove tutto è ottimizzato e regna un assoluto equilibrio. È capitato che alcune grandi aziende ci abbiano chiesto di affiancarle in corsi di education per il personale perché il modello delle api è un esempio perfetto di lavoro di squadra, di job rotation, di capacità di adeguarsi in maniera dinamica in funzione dei contesti per raggiungere obiettivi comuni.”

Sono parole di Nicoletta Maffini. Laureata in Economia e Commercio, dopo aver lavorato per anni nel mondo del Food, in particolare nell’ambito del biologico, oggi Nicoletta è direttore commerciale e marketing di Conapi, il consorzio nazionale degli apicoltori. Un’organizzazione che conta oltre 600 apicoltori distribuiti su tutto il territorio nazionale, e che da qualche anno ha aperto le porte anche a 6 apicoltori spagnoli e ad un apicoltore ungherese. Oltre 100 mila alveari e un fatturato che supera i 22 milioni di euro.

Nicoletta non conosceva questo mondo, ma il suo carattere l’ha sempre portata ad affrontare con grande energia e curiosità ogni suo nuovo incarico, vivendolo un po’ come una sfida per misurarsi e mettersi alla prova. “Credo che certe mie attitudini siano anche state condizionate dalle terre che amo, quella in cui sono nata e quella in cui vivo: la Campania e l’Emilia Romagna. Ho unito la passione e la capacità di rimboccarsi le maniche e reinventarsi.”

“Con questo incarico ho iniziato a imparare tante cose e continuo ad imparare, parlando e osservando i nostri soci apicoltori che hanno davvero un’esperienza unica. La maggior parte di loro riesce a comprendere lo stato di salute dell’alveare semplicemente ascoltando il ronzio delle api, sembra impossibile ma è così. Le api comunicano tra loro in un linguaggio misterioso ma l’uomo continuando ad osservarle e ad ascoltarle è riuscito a comprendere i loro segnali e comportamenti. Ammetto che questa cosa mi ha affascinato a tal punto da decidere lo scorso anno di intraprendere questa attività per hobby e così oggi mi ritrovo con tre alveari. È un hobby utile per una come me iperdinamica, vicino alle api devo forzatamente attivare la mia parte “zen”!

Parlare con Nicoletta di api è un po’ come ascoltare una favola, spesso sorprendente per chi non le conosce e le abbina semplicemente ai loro prodotti più famosi e amati: il miele, la propoli, la pappa reale, il polline e la cera. Quando poi parla del ruolo dei fuchi in un’organizzazione interamente guidata e gestita al femminile, si rimane un po’ sorpresi dalle logiche della natura ed è difficile per una donna non scoppiare in una risata. “L’ape regina fa un unico volo nuziale durante il quale si accoppia con più fuchi, da otto a quindici generalmente, questi purtroppo subito dopo l’accoppiamento muoiono.” La vita e il ruolo del fuco si limita a questo compito, fecondare la regina garantendo la continuità della famiglia.

Ma, a prescindere dalla piacevolezza della conversazione, Nicoletta ha idee molto chiare in termini di business. “L’Italia è il Paese che maggiormente valorizza la biodiversità e dove la gestione degli alveari è all’avanguardia rispetto al resto del mondo. La nostra cooperativa è un modello unico a livello Europeo. È un settore che riesce a dare soddisfazioni e buoni risultati ma imprevedibile in termini di rese, come tante altre aree dell’agroalimentare. I cambiamenti climatici e la diffusione dei pesticidi stanno minacciando la vita e il benessere di questi insetti che con la loro impollinazione tutelano la biodiversità dei territori e grazie al loro lavoro garantiscono oltre il 70 per cento del nostro cibo. Per questo vanno preservate e per questo è importante anche responsabilizzare gli agricoltori e riuscire a fare con loro sinergie, che possono dare vantaggi a tutti: apicoltori, agricoltori, territori…il nostro Pianeta. Il nostro impegno ci vede protagonisti anche nella “battaglia” a favore di leggi europee che salvaguardino l’ambiente e che vietino l’utilizzo di pesticidi pericolosi per tutti: api, uomo e territori.”

Conapi raccoglie tutti i prodotti dei suoi apicoltori e si prende in carico la loro vendita, curandone tutte le fasi. La missione è valorizzare i prodotti dei soci. In queste settimane l’impegno maggiore è concentrato sul lancio di una nuova linea di prodotti a marchio Mielizia, biologici e al 100% naturali.

“Abbiamo presentato una linea di integratori al 100% naturali, utilizzando tutti i prodotti delle api, preziosi in ogni fase della vita: dall’infanzia alla vecchiaia. Energizzanti o protettivi del cavo orale. Insieme ad un partner emiliano abbiamo messo a punto anche una linea di gelati biologici dolcificati solo con delicatissimo miele di acacia o di sulla, a lista breve di ingredienti, senza additivi ed addensanti.

“Il biologico è in crescita sia in Italia che all’estero. Il 45 per cento della produzione di Conapi è biologica e il 15 per cento del giro di affari globale del consorzio è legato all’esportazione. I risultati migliori sono quelli ottenuti in Francia e Giappone, due mercati storici.

“Il punto di forza di questa cooperativa – continua Nicoletta – è che lavora realmente come un network affiatato e coeso, si condividono esperienze e si creano sinergie. Oggi fanno parte di questo network anche alcuni apicoltori ungheresi e spagnoli. In fondo siamo davvero un modello avanzato e unico per tutta l’Europa e questo ci dà grandi soddisfazioni, oltre che grande energia per raggiungere sempre nuovi traguardi.”

Uno Nicoletta ce lo anticipa. “Abbiamo chiesto ai nostri apicoltori pugliesi e modenesi, zone dove ci sono ampie coltivazioni di ciliegi, di raccogliere questo particolarissimo miele che verrebbe riservato al mercato Giapponese. Lo sanno tutti quanto questa pianta sia amata dalla popolazione nipponica e il 2020, in occasione delle prossime olimpiadi, avremo la grande opportunità di dare visibilità alle nostre eccellenze: i riflettori di tutto il mondo saranno puntati su questo Paese e anche noi nel nostro piccolo giocheremo la nostra partita.”

Chapeau!

Alessandra Apicella

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.