Francesca e le sue radici “fertili”

Resilienza: capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Questo il significato primario di un termine oggi molto utilizzato anche nelle sue accezioni psicologiche. È un sostantivo femminile, forse non per caso.  

Ecco per Francesca Ercoli è impossibile non pensare alla resilienza. Ad un certo punto della sua vita, dopo essersi laureata in Sociologia e aver fatto diverse esperienze anche all’estero, si ferma e si chiede cosa vuole fare veramente della sua vita. La risposta c’è: vuole restare nella sua terra, le Marche. Lì ci sono le sue radici, i colori e i profumi che ama, tante persone che come lei si sentono custodi di un territorio, ricco di storia e tradizioni.

Fa un corso per riconoscere le piante spontanee e incontra Catia Pazzi. Catia ha dei terreni a Sant’Angelo in Pontano che non riesce a seguire e che sono gestiti da terzisti. Il destino le presenta su un piatto d’argento l’opportunità concreta che cercava. Inizia la sua nuova vita, nasce l’azienda agricola Il Salto di cui Francesca si occupa in prima persona.

Lavoro, lavoro e ancora lavoro, ma l’entusiasmo è alle stelle perché è quasi tutto pronto. Ancora una volta però interviene il destino ma questa volta mette a soqquadro. È l’agosto del 2016, una data indimenticabile per tutti i marchigiani perché le macerie e le case distrutte dal terremoto sono ancora sotto gli occhi di tutti.

Dopo la tragedia, vengono allestite delle casette per le persone rimaste senza abitazione ma sono a 20 chilometri dalla sua terra. Francesca decide di rimanere e al momento è ancora lì, vive in un container che l’hanno aiutata a costruire. Non molla, ricomincia praticamente tutto da capo.

“Nel 2016 e nel 2017 non siamo riusciti a seminare, poi abbiamo ripreso le attività agricole ma abbiamo anche pensato a come reimpostare in modo produttivo le attività. Oggi ci definiamo un’officina agriculturale, coltiviamo farro, ortaggi, verdure e piante officinali, con i nostri prodotti realizziamo, in modo artigianale ma rigorosamente scientifico, trasformati e prodotti cosmetici, che vendiamo direttamente consegnandoli spesso a domicilio o affidandoli a pochi punti vendita specializzati che conosciamo. 

“Ma organizziamo anche tanti corsi e incontri su temi eterogenei per far conoscere il valore dell’agricoltura e dei nostri prodotti. Pratichiamo agricoltura organica e rigenerativa perché crediamo fermamente che il benessere del suolo sia il presupposto per il benessere delle piante e la qualità dei loro prodotti. Vogliamo anche far conoscere meglio tutti i prodotti stagionali che ormai sono quasi spariti dalle nostre tavole ma che sono fantastici, saporiti e salutari. Li raccontiamo e suggeriamo ricette e preparazioni.” 

Francesca è attenta e si aggiorna continuamente. Non smette di studiare, partecipa a corsi e seminari e soprattutto monitora tutte le opportunità che possono essere interessanti per la sua azienda, sta mettendo a punto una vera e propria strategia. 

“Oggi l’offerta è molto vasta e credo sia importante riuscire a proporre qualcosa di speciale comunicandone i valori. Una frase che ripeto spesso è che il binomio consumatori consapevoli/produttori responsabili è indissolubile. Per questo ci piace che le persone vengano qui, facciano domande, vedano come lavoriamo e il Wwoof Italia per noi è stata un’opportunità da cogliere al volo. Grazie a questo network tante persone soggiornano nella nostra azienda, conoscono da vicino la vita e le pratiche dell’agricoltura, ci danno anche una mano entrando nel vivo della quotidianità. Sono persone di tutti i tipi, alcuni sono incuriositi dalla vita di campagna, altri stanno pensando di aprire una loro azienda, altri ancora hanno solo voglia di staccare dalla quotidianità frenetica e ritornare ai giusti ritmi della natura.”

Alle attività del Salto collaborano anche alcuni ragazzi diversamente abili inseriti nel progetto “Dopo di noi” dell’Anffas, ora si sta ragionando sulla possibilità di creare appositi contratti per poter inserire qualcuno di loro in modo più strutturato.  

Francesca ha contribuito a creare anche una nuova rete di imprese che ha chiamato “Rizomi, terre fertili in rete” di cui il Salto è capofila. Comprende realtà diverse e complementari che condividono gli stessi valori e gli stessi obiettivi di sostenibilità. Oltre al Salto ci sono altre due aziende agricole, Coste del Sole, che coltiva cereali antichi, e Rasoterra specializzata in ortaggi di stagione. Infine ci sono due laboratori, uno erboristico, Herbartem, ed uno di cosmesi naturale, Eco:y . Un progetto nato con la collaborazione di Legambiente e la Fondazione Edoardo Garrone. 

Ma Francesca ha tanti altri progetti in cantiere ancora in via di definizione, ma uno è prossimo al decollo, il suo pancione non lascia dubbi. È in arrivo Aurora! Nascerà su quella stessa terra, respirerà quella stessa aria e sentirà gli stessi profumi…la forza della vita e dell’amore è un miracolo. E la resilienza è una grande virtù, molto femminile.

Nella foto, Francesca e Catia.

Alessandra Apicella

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