Agricoltura veramente sostenibile, Indigo ci crede davvero e continua ad investire

Prosegue la marcia di Indigo Agriculture per rendere l’agricoltura redditizia ma soprattutto una nuova leva per combattere il riscaldamento globale. La strategia è chiara, si basa sull’adozione di pratiche che fanno bene al suolo e contribuiscono al sequestro del carbonio, punta su misurazioni e dati inconfutabili, remunera gli agricoltori per i risultati conseguiti.

Ed è proprio di pochi giorni fa, l’annuncio di una mossa strategica che si propone proprio di accelerare e ottimizzare questo percorso, migliorandone l’efficacia. Il 26 ottobre scorso, infatti, Indigo ha comunicato di aver acquisito Soil Metrics, un’azienda tecnologica leader nella valutazione della presenza e delle dinamiche del carbonio e dei gas serra (GHG) nei terreni agricoli. Questo investimento consentirà ad Indigo di perfezionare i processi scientifici su cui si basano le analisi e di migliorare ulteriormente il sistema di misurazione, reporting e verifica del carbonio (MRV), con l’obiettivo di massimizzare la redditività e i benefici in termini di sostenibilità per i coltivatori.

Le due aziende avevano già lavorato insieme per definire gli standard scientifici stabiliti dalle metodologie adottate per il programma Carbon by Indigo.

Fondata nel 2019 dal professor Keith Paustian e dai colleghi della Colorado State University (CSU), Soil Metrics sfrutta i suoi oltre due decenni di ricerche peer-reviewed condotte sugli ecosistemi agricoli per fornire servizi di modellazione ambientale del suolo su scala commerciale. Tra gli strumenti sviluppati il modello Daily Century (o DayCent) che per anni ha aiutato organizzazioni pubbliche come l’USDA e le Nazioni Unite a generare informazioni fruibili su dinamiche e meccanismi ambientali dei terreni agricoli. Condividendo i suoi modelli biogeochimici con i privati, Soil Metrics facilita l’adozione di pratiche agricole sostenibili traducendole in strumenti finanziari, come premi di sostenibilità tracciabili e crediti ecosistemici verificati, per premiare e promuovere la partecipazione degli agricoltori alla tutela dell’ambiente.

Un esempio: Soil Metrics ha collaborato con Post Holdings, Inc. per introdurre nel mercato i nuovi craker Airly® Oat Clouds™. Prodotti dalla omonima società Airly, questi snack sono il risultato di una serie di scelte coerenti e sostenibili che vengono descritte e documentate: ogni scatola venduta aiuta rimuovere i gas serra, perché l’avena è coltivata con pratiche agricole che contribuiscono a sequestrare il carbono e i processi di produzione non hanno impatti in termini di inquinamento.  “Soil Metrics fornisce i dati e gli strumenti di analisi che consentono ad Airly di mostrare ai consumatori che possiamo ridurre i gas serra attraverso le nostre scelte alimentari”, ha affermato Mark Izzo, co-fondatore e presidente di Airly Foods. “

L’investimento dell’azienda in Soil Metrics è l’ultimo esempio della collaborazione di Indigo con la comunità scientifica. La società ha infatti collaborato con i principali istituti di ricerca, tra cui la North Carolina State University, l’USDA Agricultural Research Service, e il Woodwell Climate Research Center. In collaborazione con gli agricoltori degli Stati Uniti, i ricercatori di Indigo sono anche coinvolti per il terzo anno nel Soil Carbon Experiment, un ampio studio a lungo termine condotto in oltre 130 campi, in 12 stati.

Ma chi è Keith Paustian?

Con oltre 250 articoli e pubblicazioni sull’argomento, lo scienziato è uno dei più grandi esperti mondiali in tema di carbonio e suolo. È stato un pioniere nello sviluppo di modelli biogeochimici che simulano il flusso di azoto e carbonio nei terreni agricoli, un metodologia specifica che si è affinata nel tempo grazie alle sue esperienze alla Soil Metrics e alla Colorado State University. Gli studi di Paustian e del suo team danno sempre contributi preziosi alle relazioni dell’Intergovernmental Panel on Climate Change e per il loro lavoro nel 2007 gli scienziati si sono aggiudicati il Premio Nobel per la pace.

L’immagine è di Indigo.

Sotto come Airly Foods racconta le sue scelte sostenibili ai consumatori.

https://airlyfoods.com/pages/our-story

Alessandra Apicella

2 Comments
  1. è la strada giusta, cosa che praticamente nessuno fa in Italia, anzi direi nessuno. ognuno si tiene i suoi segretucci e la sua casetta 🙂

    1. Sì sono pienamente d’accordo con te, inoltre se non si misura e si comunicano i numeri la sostenibilità rimane uno slogan. E’ invece un percorso faticoso e lungo, continuamente migliorabile, che richiede investimenti e ovviamente tempi. A me consumatore piacerebbe capire davvero cosa stanno facendo le aziende e credo che certi big per fortuna stiano mettendo nero su bianco risultati e traguardi ancora da raggiungere. Spesso noi italiani pensiamo di essere già perfetti…oltre al fatto che la parola sostenibilità ha sicuramente implicazioni ambientali ma anche economiche e sociali. Insomma credo che voler diventare sostenibili sia davvero una profonda rivoluzione, chi non ci crede farebbe meglio ad abbandonare per coerenza e decenza l’impiego di quel termine.

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