Banane: nuove prospettive per la lotta al Tropical Race 4

In Colombia sono stati ottenuti ottimi risultati dalle prove fatte in campo del nuovo test sviluppato dall’Università di Wageningen per rilevare il ceppo Tropical Race 4 (TR4) del Fusarium, vera minaccia per le coltivazioni di banane.

Il fungo entra nelle radici piante, blocca l’assorbimento dell’acqua e dei nutrienti e causa la tanto temuta malattia di Panama, che ha distrutto intere piantagioni di banane. Per questo la Colombia l’8 agosto scorso aveva dichiarato l’emergenza nazionale: secondo l’ICA, Colombian Agricoltural Institute, i danni riguardavano soprattutto la zona della costa nord di La Guajira in cui 168,5 ettari di coltivazioni erano risultate completamente distrutte.

Il test LAMP (Loop-Mediated Isothermal Amplification), sviluppato da Gert Kema, professore di fitopatologia presso l’Università di Wageningen, e dal suo team, ha aiutato a determinare rapidamente la presenza di TR4 nel Paese.

Il gruppo di Ricerca di Wageningen aveva realizzato il primo test molecolare per TR4 nel 2010. Oggi il test è commercializzato da ClearDetections ed è impiegato in tutto il mondo come uno strumento essenziale per rilevare e mettere in quarantena il TR4.

Negli anni successivi il team ha creato un vero e proprio un database del DNA dei ceppi di Fusarium che causano la malattia di Panama e ora il test LAMP, per una rapida individuazione, utilizza un nuovo frammento di DNA, unico del genoma TR4, derivato da questo database, traendo vantaggi dalle ricerche realizzate precedentemente e rafforzandone il valore.

Il test Lamp è più veloce e più pratico dei test di laboratorio e, nel caso le piante con sintomi sospetti risultino infette, consente ai coltivatori e alle autorità di intervenire tempestivamente.

La soluzione può essere utilizzata direttamente nel campo, il suo funzionamento è molto semplice e il risultato si ottiene entro un’ora, un traguardo davvero importante per adottare velocemente le misure di quarantena necessarie.

“Le sessioni di formazione che abbiamo organizzato con le autorità in Colombia e con i coltivatori nelle Filippine hanno dimostrato che il test è facile da eseguire”, ha affermato il professor Kema. “Si prende un pezzo di tessuto, si isola un po’ di DNA attraverso un processo semplice e veloce, e lo si inserisci nel dispositivo. Il dispositivo stesso ha le dimensioni di una scatola da scarpe, quindi può essere facilmente portato in campo. Questo test è particolarmente cruciale per mappare un focolaio in aree in cui il fungo Fusarium è appena apparso. “

Alessandra Apicella

2 Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published.