Continua il lavoro di SIG per un packaging sempre più funzionale e sostenibile

C’è chi continua a parlare di innovazione e chi invece fa parlare i fatti. E tra le aziende che stanno investendo in modo importante per realizzare packaging sostenibili c’è SIG, produttore di sistemi e soluzioni per l’imballaggio asettico. Fondata nel 1853, SIG ha sede a Neuhausen, in Svizzera, e oggi conta 5.000 dipendenti e clienti in oltre 60 Paesi del mondo. L’anno scorso la società ha prodotto oltre 35 miliardi di confezioni di cartone e ha registrato un fatturato di 1,7 miliardi di euro.

Ottobre è stato un mese particolarmente vivace per SIG.  

La società è pronta a rendere disponibili nuovi cartoni per bevande realizzati con polimeri riciclati e certificati, prodotti da rifiuti di plastica post-consumo. Un traguardo importante in una logica di economia circolare perché il materiale viene recuperato da rifiuti plastici misti di bassa qualità che verrebbero altrimenti inceneriti o inviati in discarica. I rifiuti vengono trattati con uno speciale processo che ne permette la trasformazione in un materiale di alta qualità, perfetto per il confezionamento dei prodotti alimentari.

Questi nuovi polimeri sono frutto della collaborazione di SIG con SABIC, una multinazionale dell’Arabia Saudita che opera nel settore chimico e che sviluppa nuove soluzioni a supporto dell’economia circolare.

I polimeri riciclati offrono la stessa alta qualità e hanno le stesse proprietà dei polimeri realizzati interamente con materie prime vergini. Eventuali contaminanti vengono eliminati durante la lavorazione, rendendo il contenuto riciclato completamente sicuro per gli imballaggi alimentari. I polimeri circolari sono il risultato dell’iniziativa Sabic Trucircle ™ e saranno certificati secondo lo standard ISCC PLUS per consentire ai clienti di tracciare il contenuto riciclato lungo tutta la catena del valore, dai flussi di rifiuti alla lavorazione, all’impiego nella produzione di nuovi cartoni.

In ottobre SIG ha anche comunicato due nuovi progetti e alcune novità di prodotto.

I progetti

In Spagna, ALDI – uno dei principali discount in Europa – ha scelto la confezione di cartone asettico “combibloc EcoPlus “da 1.000 ml di SIG come soluzione di imballaggio sostenibile per la sua gamma di latte a lunga durata Milsani, riducendo la CO2 fino al 28% rispetto alla precedente confezione. Il risparmio di CO2 è dovuto alla composizione del materiale, la cui componente principale è per l’82% cartone non trasformato, realizzato con legno rinnovabile e interamente certificato FSC. All’interno uno strato di poliammide ultrasottile funge da barriera per proteggere il prodotto dalla perdita di sapore e di profumo e uno strato esterno impedisce all’umidità di fuoriuscire. I vantaggi in termini di sostenibilità dell’impiego di “combibloc EcoPlus” sono stati esaminati e confermati dall’Institute for Energy and Environmental Research (IFEU).

In UK, invece, per riuscire a diventare il marchio di bevande a più basso impatto ambientale entro il 2022, la start-up DRINKS3 (Drinks Cubed) ha introdotto la sua nuova acqua minerale premium nell’esclusiva bottiglia di cartone realizzata con il materiale Signature di SIG. WATER3 (Water Cubed) è un’acqua minerale proveniente dalle valli della Bassa Sassonia in Germania e la nuova confezione è un segnale evidente della strategia dell’azienda in tema di sostenibilità e, in particolare, di lotta alla plastica.

Soluzioni

Per quanto riguarda le soluzioni, SIG ha introdotto due nuove proposte: una nuova tipologia di confezione di cartone “combistyle”, caratterizzato da un angolo dalla forma distintiva che è in grado di differenziare il prodotto sullo scaffale e ne garantisce una presa più comoda e sicura, e la sua nuova chiusura combiMaxx, perfettamente richiudibile e a prova di perdite. Con un grande diametro di scorrimento di 25 mm, “combiMaxx” permette un flusso ottimale del prodotto e il nuovo design del tappo garantisce un’ottima conservazione del prodotto stesso in frigorifero dopo l’apertura. Il nuovo design consente anche una riduzione dell’uso della plastica, il 4,5% in meno, rispetto alla versione precedente, “combiSwift”.

L’immagine è di DRINK3, Drink Cube.

Alessandra Apicella

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