Etichette e date di scadenza: l’appello della Food and Drug Administration contro gli sprechi alimentari

Ogni anno gli americani buttano via il 30% del cibo che acquistano per un valore di circa 161 miliardi di dollari, secondo l’Economic Research Center dell’USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (US Department of Agricolture).

E in questi giorni la Food and Drug Administration (FDA) manda un messaggio forte: le modalità in cui sono indicate le date sulle etichette creano il 20% degli sprechi alimentari nel Paese.

L’utilizzo di un’ampia verietà di frasi – “Best If Used By”, “Use By” e “Sell By” – crea equivoci, fa insorgere timori sulla sicurezza degli alimenti e genera sprechi.

Già nel 2016 in base a una ricerca effettuata sui consumatori, l’USDA aveva incoraggiato i produttori di alimenti e i dettaglianti a utilizzare la frase “Best If Used By”, per indicare che il prodotto è di qualità superiore se consumato entro la data indicata.

Nel 2017, invece, la Grocery Manufacturers Association (GMA) e il Food Marketing Institute (FMI) avevano riunito un gruppo di aziende alimentari  per discutere sull’opportunità di semplificare le indicazioni delle date dei prodotti sulle etichette. Era emerso che sarebbe stato più corretto usare solo due tipi di diciture: “è preferibile consumare entro ” per indicare che il prodotto potrebbe perdere alcune delle sue proprietà di sapore e nutritive, ma può essere mangiato e bevuto comunque in sicurezza; “consumare entro” per i prodotti deperibili che dovrebbero essere consumati entro la data indicata sulla confezione e eliminati dopo tale data. “

Secondo la FDA la maggior parte delle indicazioni delle date non sono basate su evidenze scientifiche e il consiglio è di esaminare regolarmente gli alimenti con l’indicazione “Best if Used By” prima di buttarli, per determinare se la qualità è ancora idonea e se si sono verificate alterazioni nei colori, nella consistenza e nel sapore. Ricorda anche che ci sono due strumenti preziosi per i consumatori che hanno dubbi:

•  la FoodKeeper App,  un’app creata per comprendere meglio la corretta conservazione degli alimenti e delle bevande in modo da tutelarne al meglio la freschezza e la qualità;

• la Refrigerator and Freezer Storage Chart on page 4 of the FDA’s Food Facts brochure, un documento che dà informazioni precise sulle categorie di alimenti e sull’opportunità di conservarli in frigorifero o nel frizer e per quanto tempo.

La FDA, oltre ad aver creato una sezione apposita  FDA’s Food Waste and Loss page, dà anche suggerimenti da mettere in pratica quotidianamente per evitare gli sprechi come imparare a utilizzare il frigo come amico per mantenere più a lungo la freschezza degli alimenti, evitare acquisti voluminosi o impulsivi e,  quando si pranza fuori, richiedere porzioni ridotte e, nel caso non si riescano a consumare completamente le ordinazioni, portare a casa gli avanzi e entro due ore metterli in frigorifero o nel freezer.

L’anno scorso la FDA, l’USDA e l’EPA hanno firmato un accordo per sensibilizzare i consumatori a utilizzare il cibo ancora buono e per educarli a una riduzione degli sprechi alimentari. L’obiettivo, stabilito a settembre 2015, è di ridurre le perdite e gli sprechi alimentari del 50% entro il 2030.

Alessandra Apicella

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