Pesticidi e agricoltura rigenerativa: l’appello di Friends of the Earth

Friends of the Earth US, una rete di organizzazioni ambientaliste che negli Stati Uniti conta più di un milione di membri e attivisti, ha pubblicato un documento in cui fa il punto sui danni dei pesticidi. È un monito per tutto il mondo dell’agricoltura, ma anche e soprattutto per chi utilizza pratiche rigenerative. Di seguito sono estrapolati alcuni passaggi che nel documento hanno puntuali rimandi a studi e ricerche scientifiche.

È falsa la credenza che i pesticidi siano necessari per riuscire a produrre cibo per una popolazione mondiale in crescita perché i cambiamenti climatici e la riduzione della biodiversità stanno rendendo questo obiettivo sempre più difficile da perseguire.

La diminuzione dell’uso dei pesticidi tossici è fondamentale per avere un suolo sano e un ecosistema sano.

I pesticidi distruggono le comunità biotiche del suolo e il processo stesso che guida il sequestro del carbonio nel suolo. Un singolo cucchiaino di terreno sano contiene miliardi di microrganismi tra cui batteri, funghi e altre piccole forme di vita, che creano relazioni simbiotiche con le radici delle piante attraverso i funghi micorrizici. Questo network aiuta le piante a recuperare nutrienti come azoto e fosforo dal suolo e il flusso di carbonio verso il suolo dipende da questa collaborazione tra radici delle piante e microrganismi.

I pesticidi – erbicidi, insetticidi e fungicidi – sono composti chimici progettati per uccidere, ognuno ha i propri obiettivi e meccanismi d’azione. Appena lo 0,1 per cento di un pesticida applicato interagisce con l’erba infestante o il parassita da colpire, il resto contamina il suolo, l’aria e l’acqua e può avere effetti significativi non voluti in tutto l’ecosistema.

I pesticidi possono provocare cambiamenti significativi nella composizione, nella diversità e nel funzionamento di base della microflora del suolo.

La salute del suolo è fondamentale sia per il sequestro del carbonio, sia per un sistema agricolo sano e sostenibile. Alcuni studi hanno scoperto che i pesticidi riducono la biomassa microbica del suolo; altri indicano che mentre la biomassa microbica totale potrebbe non cambiare, i pesticidi possono ridurre l’abbondanza e la diversità degli organismi del suolo, danneggiando e alterando dinamiche ed equilibri. Alcuni organismi vengono soppressi, altri possono proliferare.

I pesticidi possono avere un impatto sulla fauna che contribuisce a mantenere la struttura e la fertilità del suolo. Ad esempio, compromettono la capacità riproduttiva e la sopravvivenza di lombrichi e collemboli e fanno aumentare le popolazioni batteriche rispetto a quelle fungine. Mantenere il giusto equilibrio tra popolazioni batteriche e fungine nel suolo è importante per catturare più carbonio.

Alcuni pesticidi possono interferire con la produzione di enzimi, inibendone alcuni e stimolandone altri, alterano così la fertilità del suolo, il ciclo dei nutrienti e il metabolismo.

Glifosato. Alcuni studi hanno scoperto che il glifosato danneggia l’ecologia dei funghi micorrizici che consentono il flusso di carbonio nel suolo, minaccia la riproduzione e la vita dei lombrichi, aumenta la presenza di microrganismi patogeni nel suolo, compromette la respirazione degli organismi che abitano nel suolo e immobilizza i nutrienti necessari alle piante e ai microrganismi.

L’uso abituale di glifosato provoca lo sviluppo di erbe infestanti resistenti e porta a un’intensificazione dell’impiego di erbicidi e all’introduzione di nuove colture geneticamente modificate in grado di resistere. Aumenta la presenza di sostanze tossiche nocive per la vita del suolo.

La maggior parte degli studi si concentra sui singoli pesticidi, ma nei campi abitualmente vengono usati più pesticidi contemporaneamente. Le poche indagini che esaminano gli effetti delle miscele di pesticidi dimostrano che l’uso combinato fa aumentare il livello di tossicità.

L’uso eccessivo di pesticidi sta decimando gli impollinatori e altri insetti che sono fondamentali per un sistema alimentare sostenibile. Se non si cambia il modo di coltivare, oltre 40 il per cento delle specie di insetti potrebbe estinguersi nei prossimi decenni, portando a un collasso diffuso dell’ecosistema. E la perdita di biodiversità è una sfida globale analoga a quella dei cambiamenti climatici.

I danni per la salute umana sono “catastrofici” secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite.  Tuttavia, negli Stati Uniti ogni anno viene utilizzato oltre un miliardo di libbre di pesticidi e il trend sembra confermarsi. L’eliminazione dei pesticidi tossici, dunque, deve essere un obiettivo fondamentale per riuscire a preservare gli equilibri dei nostri ecosistemi. Una sfida per tutto il mondo dell’agricoltura, ma un dovere prioritario per l’agricoltura rigenerativa che si propone di preservare la salute del suolo e adotta già molte pratiche sostenibili.

Alessandra Apicella

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