Frutta: al lavoro per nuove varietà che piaceranno sicuramente

È questo l’obiettivo che intende raggiungere un team eterogeneo composto da frutticoltori belgi e da alcuni partner europei del mondo della ricerca.

Ci vogliono infatti molti anni per sviluppare nuove varietà di mele e pere e serve ancora più tempo perché gli alberi piantati inizino a produrre volumi commercializzabili di frutta. Per questo motivo, i frutticoltori sono molto interessati a capire se e quali nuove varietà potrebbero davvero avere successo nel mercato e a evitare investimenti sbagliati.

Il progetto è un nuovo Operational Group dell’EIP-AGRI, si chiama “Plant for a Customer” e vede coinvolto in prima linea il centro di ricerca belga Proefcentrum Fruitteelt (pcfruit).

Pcfruit npo è nato nel 1997 come struttura di coordinamento di tre ex istituti di ricerca, tutti specializzati nella frutticoltura e situati nel cuore dell’area frutticola del Belgio. Il centro offre servizi e supporto anche per l’introduzione di nuove tecnologie e metodi di produzione sostenibili.

In questo nuovo “operational group” verranno messi a punto processi e strumenti di supporto decisionale che aiuteranno i frutticoltori a valutare quali varietà piantare in base ai gusti e agli orientamenti dei consumatori, ma anche in funzione delle caratteristiche stesse delle piante, quali la resistenza alle malattie, al freddo o ai batteri.

Le varietà selezionate a quel punto avranno una corsia preferenziale: saranno piantate prima e il loro sviluppo sarà seguito e supportato in maniera particolare.

L’idea di questo progetto è nata nel 2014 quando il settore della frutta era in crisi. Per questo era stato creato un ampio consorzio che comprende 20 frutticoltori, ma coinvolge anche ricercatori, vivaisti e lo stesso governo fiammingo.

Ma Pcfruit è anche coinvolto nella rete tematica europea EUFRUIT, finanziata dal programma Horizon 2020, creata da European Fruit Research Istitutes ed EUFRIN. In questo ambito saranno condivise le considerazioni sulle diverse varietà vegetali e saranno valutate anche le loro potenzialità, a seconda del clima e dei terreni, nei diversi Paesi e regioni della comunità europea.

Alessandra Apicella

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