Mese: Febbraio 2020

Idee di economia circolare, a partire dagli scarti dei cereali

Dopo il Master in Tecnologia delle bevande alla Hochschule Geisenheim University, Maximiliam Grimm con due soci fonda la sua startup “Good Crop”, vogliono creare bevande veramente sane e sostenibili. Un’intuizione che, grazie a collaborazioni preziose, è diventata una nuova linea di prodotti molto apprezzata perché piace, fa bene alla salute, rispetta l’ambiente.

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Le piante imparano la lingua dei nemici per difendersi

“Le piante non sono esseri passivi, sono protagoniste attive in un dialogo interattivo con l’ambiente circostante”. Questa una frase emblematica del professor Frank Schroeder, professore alla Cornell University ,che ha guidato uno studio sulle interazioni tra le piante e i nematodi, i piccoli parassiti che minacciano la vita delle piante infestandone le radici.

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Il modello di economia circolare di Fooditive

Con un processo di fermentazione da mele e pere di terza scelta Fooditive produce un dolcificante naturale, privo di calorie, ma con altri sottoprodotti agricoli è riuscita a realizzare anche conservanti, addensanti ed emulsionanti per la preparazione di alimenti.

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I funghi, non attori secondari ma protagonisti sulla scena dei cambiamenti climatici

I funghi hanno un ruolo decisivo per gli ecosistemi perché possono rilasciare carbonio nell’atmosfera sotto forma di anidride carbonica o possono trattenerlo nel suolo. I dati raccolti sui loro comportamenti possono rappresentare un tassello importante dei modelli previsionali sviluppati per prevenire o arginare gli effetti del riscaldamento globale.

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Insieme per tutelare la salute del suolo, l’esperienza della cooperativa pugliese O.P. Orofruit

Lavorare per ottenere uva da tavola di qualità e tutelare la salute del suolo, un presupposto indispensabile per garantire l’eccellenza dei prodotti. Questa la strategia della cooperativa pugliese O.P Orofruit che ha puntato sulla riduzione dell’uso dei fertilizzanti e di altri input chimici e sull’adozione di pratiche sostenibili.

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Strano ma vero, bombi e api vivono meglio in città

Uno studio di un gruppo di ricercatori tedeschi ha raccolto nuovi dati ed evidenze sugli effetti negativi dello sviluppo delle aree urbane sulla vita degli insetti. Ma nelle città, la presenza di parchi e giardini, e dunque di tanti fiori, e l’impiego ridotto di pesticidi favoriscono il benessere di alcune specie come i bombi e le api, con vantaggi per l’impollinazione delle piante.

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