Carne

Proteine alternative, per chi e con che strategia di comunicazione?

Nel progetto europeo “The V-Place – Enabling consumer choice in Vegan or Vegetarian food products”, un consorzio di rappresentanti del mondo della Scienza e dell’industria sta studiando i fattori prioritari che determinano le decisioni di acquisto di prodotti alimentari di origine vegetale.

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Cibo e sostenibilità: gli investimenti della Finlandia e del gruppo Bühler

Fervono i lavori per creare nuove tipologie di prodotti alimentari più sostenibili e l’area delle proteine alternative di fonte vegetale è sicuramente una delle più promettenti. In Finlandia VTT e l’Università di Helsinky hanno avviato un grande progetto che coinvolge molti operatori del settore e Bühler ha aperto un grande nuovo centro a Minneapolis.

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Alghe e sostenibilità, la Francia ci crede

Il gruppo francese Olmix si è specializzato in prodotti derivati dalle alghe marine per il benessere di piante, suolo, animali e anche esseri umani. Recentemente ha siglato un nuovo accordo con il National Research Institute for Agriculture, Food and Environment (INRAE) per estendere le iniziative di collaborazione nelle attività di ricerca e sviluppo .

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Come sarà la bistecca green di domani?

Sicuramente il presente e il domani delle proteine alternative è all’insegna della multidisciplinarietà. Nei progetti ci lavorano esperti di alimentazione, biologi, ingegneri, macellai e chef. E le tecnologie avanzate hanno un ruolo decisivo, anche le stampanti a 3D, che impiegano inchiostri vegetali.

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Anche il microbioma dei polli sarà sempre più oggetto di studi

Vengono chiamate tecnologie omiche e aiutano ad analizzare il sequenziamento del DNA, i livelli di RNA, le interazioni delle proteine. Grazie a loro si possono raccogliere moltissimi dati che permettono di individuare i batteri che hanno effetti benefici sulla salute degli animali e in particolare del loro intestino.

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